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Martedì, 30 Aprile 2024
Il campione stroncato da un tumore

Alessandro Talotti, il dolore della moglie Silvia: "Così ha sofferto in solitudine per proteggermi"

I due si erano sposati due settimane fa, "nell'ultimo momento in cui era possibile farlo con lui cosciente". A ottobre la nascita del piccolo Elio. Gli ex colleghi dello sportivo hanno lanciato una raccolta fondi per la sua famiglia

"Ha sofferto in solitudine per proteggermi e l'ho amato e lo amerò sempre anche per questo". Queste le parole di Silvia Stibilj, la moglie di Alessandro Talotti, l'ex azzurro di salto in alto scomparso a soli 40 anni dopo una dura lotta contro un tumore. A quel tempo Stibilj, campionessa di pattinaggio, era incinta del loro bambino, il piccolo Elio, nato a ottobre. Riguardo alla sua malattia, Talotti raccontò alla compagna "la verità solo quando non poteva più nasconderla", ha ricordato lei parlando al Corriere della Sera, nel tentativo di 'proteggere' la sua gravidanza. 

La moglie Silvia Stibilj: "Mi ha detto la verità solo quando non poteva più nasconderla" 

"Spiegava che tutto si sarebbe risolto presto. Era il suo modo di proteggere la mia gravidanza. Faceva la chemio e poi andava a dormire a casa di sua madre perché io non mi accorgessi che stava male. La scusa era che non voleva rischiare di contagiarmi con il Covid che in quei giorni dilagava in tutta Italia", è il racconto di Stibilj. 

A ottobre la nascita del figlio Elio. "Alessandro l’ha riempito di coccole fino all’ultimo momento - ha ricordato Silvia Stibilj - e io ho fatto mille fotografie di loro due assieme. A nostro figlio racconterò chi era suo padre, non come atleta, perché quello potrà leggerlo nei ritagli di giornale o impararlo dai video, ma come promotore instancabile dello sport nelle scuole e tra i ragazzi del Friuli-Venezia Giulia che voleva strappare dai videogiochi e dal divano". 

La coppia aveva deciso di sposarsi due settimane fa, "nell'ultimo momento in cui era possibile farlo con lui cosciente". Talotti, ha raccontato, "aveva deciso di sospendere tutte le cure sperimentali tre settimane fa, rendendosi conto che l’asticella era ormai troppo alta per le sue condizioni fisiche. La sua è stata una scelta, non una resa. Se n’è andato a casa nostra, non in ospedale, se n’è andato senza soffrire e soprattutto senza rabbia, dopo aver affrontato la malattia con lo stesso spirito con cui gareggiava alle Olimpiadi. Ti alleni per vincere, sai che puoi perdere ma se hai lottato con tutte le tue forze devi soltanto accettare serenamente il risultato", ha ricordato Stibilj.

alessandro talotti silvia stibilj instagram-2

Alessandro Talotti, una raccolta fondi per la sua famiglia lanciata dagli ex colleghi

Gli ex colleghi di Talotti, i fratelli riminesi Giulio e Nicola Ciotti, anche loro saltatori in alto, hanno voluto ricordarlo lanciando una raccolta fondi per la famiglia dell'amico, tramite GoFundMe.

"Siamo stati compagni una vita, abbiamo condiviso tutto io, lui e mio fratello Nicola. L’ultima volta che ci siamo visti si era un po' confessato ed era consapevole che non sarebbe sopravvissuto alla malattia. Aveva paura di non essere presente quando il figlio sarebbe cresciuto e noi abbiamo scelto di dargli una mano così. Non con corone di fiori o cose simili, ma con un aiuto tangibile", ha raccontato Giulio Ciotti. "All’inizio non volevamo pubblicità, pensavamo a una cosa circoscritta, con dei messaggi su whatsapp. Poi la risposta del mondo dell’atletica è stata enorme e così abbiamo pensato di far conoscere il progetto con questo sistema. Più soldi raccoglieremo e più potremo fare un bel regalo al piccolo Elio. Così riusciremo a dare concretezza all’ultimo desiderio di un amico". In poche ore grazie alla piattaforma sono stati raccolti più di 6mila euro, su obiettivo finale di 15mila.

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