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Sabato, 27 Aprile 2024
Basket

Serie A, finale infinita: una Virtus perfetta travolge l'Olimpia, si va a Gara 7

Partita senza storia a Bologna in Gara 6 (85-66), il fattore campo si conferma decisivo: serie di nuovo in parità

Tutti in piedi alla Virtus Segafredo Arena per applaudire la squadra di Scariolo, che annienta Milano in Gara 6 (85-66) e pareggia di nuovo in conti di una serie scudetto infinita. Adesso conta solo Gara 7, l'ultima sfida, la bella, quella senza appello. Lo scudetto si assegna all'ultimo atto al Forum: sarà una battaglia durissima e spettacolare. Il fattore campo viene rispettato anche a Bologna: stratosferico Belinelli, che esce accompagnato da una standing ovation due minuti prima della sirena. L’Olimpia ha seguito quasi tutta la partita, ha messo la testa avanti alla fine di un primo quarto inatteso in cui tutte e due le squadre hanno segnato tantissimo e difeso poco. poi Bologna ha ripreso il controllo delle operazioni, Milano è stata agganciata per un po’ ancora all’inizio del quarto periodo quando quattro minuti di ottima difesa non hanno prodotto nulla a causa di percentuali precipitate. Si deciderà tutto domani, venerdì 23, al Mediolanum Forum.

La partita

Bologna parte indemoniata, come previsto, segna in tutti i primi quattro possessi, schiaccia quattro volte nel primo quarto, forza il bonus rapidamente, ma dopo il 5-0 iniziale non riesce a sganciarsi. L’Olimpia esegue meglio in attacco che in difesa. Con due triple consecutive di Datome acciuffa la parità a quota 11, poi torna a meno cinque ma risponde con il secondo quintetto. Una tripla di Baron vale il primo vantaggio. Teodosic lo cancella subito, ma Hines manda a schiacciare Voigtmann e poi su una palla rubata ancora il tedesco segna da 12 metri sulla sirena e permette all’Olimpia di finire il primo periodo avanti 27-23.
Il momento favorevole costruito alla fine del quarto iniziale si esaurisce in fretta. Bologna nel secondo quarto piazza subito un parziale di 7-0 e ribalta il punteggio. Per Milano spezza l’emorragia Napier con una penetrazione, poi Biligha mette un tiro libero su due, ma un canestro di opportunismo di Pajola consegna quattro punti di margine a Bologna e il time-out di Coach Messina. Due volte l’Olimpia rientra a meno due, con due canestri di Melli, schiacciata e tap-in. Una tripla di Ojeleye dall’angolo restituisce l’inerzia e il massimo vantaggio a Bologna. Dopo due tiri liberi di Datome, Milano perde contatto. Una tripla di Cordinier scava la fuga della Virtus, otto punti di margine dopo otto minuti. Una tripla di Shields sembra ribaltare l’inerzia ma all’Olimpia mancano un paio di possessi e Bologna chiude avanti 49-43.

Una tripla di Voigtmann illude che possa essere il principio di una rimonta dopo l'intervallo lungo. Ma l’asse Belinelli-Hackett produce punti ed energia, l’Olimpia non trova spazi in attacco e scivola a meno dieci obbligando Coach Messina a fermare la partita. La gara diventa nervosa, con tanti contatti, tanti errori più che tiri. L’Olimpia torna a meno sette, ma si ferma ancora. Bologna mette due tiri liberi con Abass, ricostruisce otto punti di divario. Ma Milano replica, Baron centra tre tiri liberi, Napier una tripla e il distacco torna a tre punti. Qui Bologna esce dall’impasse con l’aiuto di un autocanestro a rimbalzo di Hall. Ne approfitta per costruirci il finale del periodo e ripristinare il più otto, 67-59.
Per quasi quattro minuti dell'ultimo quarto non segna nessuno, l’Olimpia ha i palloni della rimonta ma le percentuali precipitano. Arriva il quinto fallo di Datome, poi anche un antisportivo a Napier. Bologna, sbagliando anch’essa molto, scappa a più 14 con una tripla di Belinelli. Qui l’Olimpia si arrende, gli ultimi cinque minuti sono accademici. Finisce 85-66. Sarà Gara 7.
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