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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

"Monza, la prima volta non si scorda mai": a Today parla il ds Antonelli

Il club di Berlusconi centra la prima vittoria della sua storia in serie A battendo la Juventus. Il direttore sportivo, in carica dai tempi della serie D: "Cambiare Stroppa è stato difficile, ma la novità Palladino ha portato entusiasmo e creato le basi per vincere questa partita indimenticabile"

Filippo Antonelli continua a scrivere la storia del calcio italiano. Il ds pescarese del Monza, da poche settimane in serie A per la prima volta nella sua carriera e nella storia del club brianzolo, domenica scorsa si è goduto un’altra festa indimenticabile, dopo quella della stagione scorsa, conclusa con la vittoria dei play-off sul Pisa e la promozione. Il suo Monza ha centrato la prima vittoria della sua storia nella massima serie, e lo ha fatto battendo niente meno che la Juventus allo UPower Stadium. “E’ stata la primissima, storica vittoria in serie A del Monza, arrivata contro una grande come la Juventus: sì, la ricorderò per sempre. Io e tutti i tifosi del Monza, ma anche tutti gli sportivi legati alle statistiche. Siamo felicissimi, inutile negarlo. Venivamo da una settimana triste, dopo aver deciso per un cambio di allenatore molto sofferto (via Stroppa, promosso dalla Primavera Palladino). A Stroppa siamo legati perché con lui abbiamo vinto il campionato di B. Contro la Juve è arrivata questa gioia, che sicuramente ha ridato positività all’ambiente dopo settimane un po’ difficili”, è il racconto di Antonelli.

Il Monza cambiava per dare la sterzata, la Juventus invece annaspava tra le polemiche. La vittoria dei brianzoli era nell’aria. “Ce lo sentivamo un po’ tutti, che potesse accadere – conferma Antonelli – . Il cambiamento ha portato una ventata di novità e l’azzeramento di quello che era successo fino a pochi giorni fa. Siamo consapevoli di avere un’ottima squadra e siamo arrivati mentalmente bene alla sfida, la Juventus ci è arrivata in condizioni peggiori delle nostre. Con il passare dei minuti, dopo il rosso a Di Maria, ci abbiamo creduto e non ci siamo accontentati del pari, e alla fine abbiamo meritato questo successo”.

Firmato dal vichingo Gytkjaer, un pupillo di Antonelli, già decisivo nei play-off di B: un gol-vittoria simbolico. “Sono molto legato a lui e sono contento che abbia segnato. Anche per l’ambiente, che stravede per questo ragazzo. I tifosi ormai cantano un ritornello dedicato a lui: avere tifosi legati ad un calciatore è una cosa bella e romantica, che nel calcio di oggi quasi non accade più. E’ stata una soddisfazione di tutti”.

Il 44enne ds pescarese a Monza dai tempi della serie D. Ha riportato il club nei professionisti dopo l’ennesimo fallimento. Poi in C ha incrociato la pazza idea di Berlusconi e Galliani, ed ecco il risultato qualche anno dopo: Monza in A vittorioso sulla Juventus. “Ho sempre creduto che, con questa proprietà, si potesse arrivare a questi livelli. Per me, che ci arrivo partendo da lontano, è solo un nuovo punto di partenza per arrivare ad altri successi ancora più importanti con questa maglia. Senza dimenticarci, però, del presente. Dobbiamo già pensare alla Samp, il prossimo avversario. La sosta ci può aiutare: ci rimetteremo al lavoro per dimenticare questa grande vittoria, che per noi era di vitale importanza, e per riportare tutti in condizione alla ripresa del campionato. Fermarci ci farà molto bene, avremo il tempo di smaltire la Juve e prepararci per la Samp, uno scontro diretto fondamentale”.

Antonelli con grande stile non si pronuncia sulla crisi della Juventus, vista da vicino in campo domenica scorsa: “Non parlo mai delle altre squadre, non è bello. In questo momento è in difficoltà, inutile girarci intorno. Ma al loro interno lo sanno benissimo. Hanno le spalle grosse e potenzialità enormi per venirne fuori presto”.

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