Cellino: "Cagliari, siamo costretti a giocare a Brescia"

"Il Cagliari ha chiesto la prescrizione per il prossimo campionato indicando lo stadio di Brescia". Lo annuncia il presidente rossoblù Massimo Cellino in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano l'Unione Sarda. "I tempi sono strettissimi - spiega - e il comune di Quartu mi ha negato la licenza d'uso provvisoria dello stadio". 

Ma la Sardegna resta l'obiettivo prioritario: "Mi batterò con tutte le forze - precisa Cellino - per tenere il Cagliari nell'isola, prima a Is Arenas e un domani al Sant'Elia". Sul futuro della squadra, il patron rossoblù è molto chiaro: sulle voci di Lopez a rischio per la prossima stagione parla di "normale strategia aziendale perchè se non c'è competizione uno si siede". 

E non si fa alcun cenno a giocatori in uscita: "Non venderò nessuno - garantisce - forse solo Agazzi". È in corso l'assalto ad Astori e Nainggolan. Ma Cellino spiega, così come era successo a gennaio, di non avere intenzione di smantellare una squadra che per lui vale almeno 50 punti. "Se io cedo Nainggolan ci tiro fuori 15 milioni ma metto a rischio la serie A che ne vale - sottolinea - tra una cosa e l'altra, 45. Mi conviene?". 

Cellino annuncia anche di aver acquistato un "forte difensore greco". Insomma il Cagliari punta a rinforzarsi. Secondo il presidente, se la squadra dovesse giocare in Sardegna potrebbe competere per l'Europa League. E, una volta lì, garantisce il numero uno della società, il Cagliari "giocherebbe per arrivare alla finale". 

Nell'intervista Cellino racconta anche della sua esperienza in carcere e dei rapporti con gli altri detenuti. "Dietro le sbarre ho conosciuto persone meravigliose - confessa - Quando il Cagliari segnava a Buoncammino venivano giù i muri, era tutto uno sbattere di pentole. Ho giurato a me stesso che devo ripagare questi tifosi".