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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tour de France, Froome al via tra le polemiche: "Timori per la sua incolumità"

Froome punta alla doppietta Giro-Tour venti anni dopo l’impresa di Marco Pantani, ma deve fare i conti con polemiche feroci ancor prima della partenza

La partecipazione, ormai certa, di Chris Froome al Tour de France 2018: il giudizio sulla sua positività al salbutamolo (non negatività riscontrata durante un test antidoping all’ultima Vuelta di Spagna) tarderà ad arrivare. Froome punta alla doppietta Giro-Tour venti anni dopo l’impresa di Marco Pantani, ma deve fare i conti con polemiche feroci ancor prima della partenza. 

Un mostro sacro del ciclismo come Bernard Hinault ha addirittura invitato il gruppo a scioperare in caso di presenza al Tour del britannico:  "Froome non dovrebbe essere alla partenza del Tour de France perché è stato trovato positivo. Contador era stato sospeso, a lui non facciamo nulla? Come sempre ci sono persone che non sanno prendere le decisioni. L’UCI avrebbe dovuto bloccarlo".

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La risposta del team Sky è stata chiara: "Ci dispiace che Hinault abbia commentato erroneamente un caso che non ha compreso. Froome non è mai stato trovato positivo, ma è stata soltanto riscontrata un’anomalia su un farmaco per l’asma che gli era già stato prescritto. Chris ha il diritto di correre, in qualità di ex corridore Hinault dovrebbe apprezzare la necessità di avere equità di giudizio su un atleta. L’atleta e il team stanno cercando di risolvere la situazione il più rapidamente possibile e ora sono concentrati sul Tour de France e non lasceranno che certi commenti influenzino la preparazione".

Tim Kerrison, storico allenatore di Froome, non nasconde al quotidiano Guardian che la situazione sia parecchio tesa: "Se le cose vengono presentate in modo sensazionalistico o che possano scatenare rabbia o risentimento nei confronti di Chris non penso questo possa essere considerato molto responsabile. Penso che un trattamento più equo sugli organi di informazione possa essere un modo per assicurare l’incolumità dei corridori”.

Il Team Sky avrebbe timori per la sicurezza e l'incolumità di Froome. “La sicurezza e l’incolumità generale è un argomento di cui parliamo tanto – ammette Kerrison – Abbiamo avuto con noi alcuni membri della sicurezza del gruppo Sky che ci hanno spiegato  come possiamo comportarci e come possiamo migliorare la nostra sicurezza e incolumità nelle corse. Sappiamo anche che ci può essere una piccola parte della folla che sarà ostile e alcuni elementi che possono essere considerati haters”. 

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