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Domenica, 28 Aprile 2024
l'ultimo saluto / Cagliari

Addio a Gigi Riva, l'arcivescovo: "Corri in cielo come dopo un gol"

Il governo ha deciso di rendere omaggio al miglior marcatore della storia della Nazionale con i funerali solenni

C’erano almeno 50mila persone per l’ultimo addio a Gigi Riva, più di quante può contenerne lo stadio Sant’Elia di Cagliari dove il campione ha giocato per molti anni della sua vita. Tra loro anche i bambini della scuola calcio fondata alla fine degli anni Settanta dalla stella del calcio, il miglior marcatore della storia della Nazionale italiana.

Gigi Riva è morto a 79 anni nella serata del 22 gennaio scorso dopo un infarto. "Siamo qui per fare conoscere anche ai più piccoli l'esempio di questo campione. Ciao Gigi" ha spiegato uno degli istruttori. Immancabile la squadra del Cagliari e tutta la delegazione dell'Italia campione del mondo del 2006.

Gigi Riva funerali Foto LaPresse

L'ultimo saluto

Non solo sportivi al suo funerale, anche politici, religiosi, militari e tanta gente comune, in fila dalla mattina per dare l'ultimo saluto al campione dei rossoblu. All’arrivo del feretro davanti alla basilica di Bonaria a Cagliari c’è stata un’ovazione. La folla ha salutato la salma con una sciarpata, ma sul sagrato c’erano anche tante bandiere e striscioni colorati. Nella piazza sottostante la chiesa è stato allestito anche un megaschermo per seguire la messa. A dare l’ultimo omaggio alla stella del calcio anche tantissimi tifosi provenienti da tutta la Sardegna, memori di quello scudetto vinto dal Cagliari nel 1970, club di cui Riva è stato anche presidente onorario.

Gigi Riva funerali 1 Foto LaPresse

Rombo di Tuono, questo il suo storico soprannome, detiene ancora il record di gol segnati con la maglia della nazionale italiana: 35 reti in 42 partite. Con la sua morte il calcio italiano perde una delle sue leggende più grandi.

"Corri in cielo come dopo un gol"

"Corri in cielo come dopo un gol" ha detto l'arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, durante l’omelia. "Lo sport come vita, arte, disciplina, passione condivisa, che non si può comprare. Lo sport è gioia, dono del Creatore: tutto questo si celebra in Gigi Riva, i meriti sportivi e la grandezza dell'uomo, non sorprende la presenza oggi di tanti amici a ammiratori".

Poi ha aggiunto: "Sono molte le immagini di questi giorni che celebrano la bellezza e la potenza di Riva, la sua esultanza con le lunghe braccia al cielo. Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella".

Il figlio Nicola: "Se n'è andato come voleva lui"

Dopo aver ringraziato tutti per averlo "amato così tanto" il figlio Nicola ha raccontato che "se n'è andato come voleva lui. Mio padre non lo convinceva nessuno" ha aggiunto, riferendosi probabilmente al fatto che Gigi Riva ha rifiutato l’intervento di angioplastica consigliato dai medici. "Non volevo intervenire ma tenevo troppo a ringraziare tutti, chi ci è stato vicino e tutti coloro che sono qui oggi".

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