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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mondiali di calcio

Da Perin a Immobile: ecco la Top 11 della Serie A 2014

Tanta Juve, molta Roma e sei azzurri preconvocati per il Brasile

Juve e Roma formano l'ossatura di una formazione scelta tra i giocatori che si sono distinti nella lunga stagione della serie A. Tanti i primi della classe: da Benatia a Pogba, da Tevez a Immobile, una top 11 che fa felice Prandelli che ne ha preconvocati sei per il Mondiale. In porta Perin ha convinto più di Buffon. Questa la formazione col 3-4-3: Perin, Barzagli, Benatia, Paletta, Lichtsteiner, De Rossi, Pogba, Candreva, Cuadrado Tevez, Immobile. 

- Perin: la promessa diventa realtà. Il portiere del Genoa esplode e conquista l'azzurro. Almeno dieci gare da migliore in campo, con punte di perfezione con Torino e Inter. 

- Barzagli: implacabile, corretto, continuo. L'esperto difensore blinda la difesa juventina con prestazioni lucide. Fallisce solo nel ko con i viola, eccelle col Napoli. 

- Benatia: rivelazione della stagione, leader del bunker romanista, nel mirino dei club top d'Europa. Anticipo, fisico, corsa e anche molti gol. Migliore in campo con Samp e Catania. 

- Paletta: comincia in maniera normale, cresce e conquista la maglia da titolare del Parma e andrà ai mondiali. Sicuro, affidabile, continuo. 

- Lichtsteiner: la fascia d'assalto di Conte, perno delle ripartenze. Stagione memorabile per lo svizzero, migliore in campo con Lazio, Cagliari, Inter e Milan 

- De Rossi: l'anno del pieno riscatto. L'alter ego in campo di Garcia blinda una difesa potente e veloce con chiusure magistrali, poi partecipa da par suo anche alla manovra. 

- Pogba: il geniale francese dàcontinuità ai suoi estri, diventa titolare fisso al posto di Marchisio. Si apre per lui un'asta milionaria. Eccellente e decisivo in una decina di partite. 

- Candreva: si è salvato dal naufragio della Lazio con una serie di prestazioni diligenti e continue: generoso nei ripiegamenti, spietato nelle cavalcate e nelle conclusioni. 

- Cuadrado: tecnica, velocità, progressione, dribbling. Queste le armi del funambolo colombiano, delizia del popolo viola. Da incornicare le gare con Udinese e Bologna. 

- Tevez: il grimaldello del terzo scudetto. L'Apache ha segnato tanto, ha creato assist con classe ed esperienza, un impatto devastante nella serie A. Un obbrobrio non vederlo al Mondiale. 

- Immobile: Ciro nuovo Rossi, come si augura Prandelli, capocannoniere con 22 gol. Agile, potente, utile ovunque in attacco, conclude da ogni posizione e segna tanto. 

Ampio il panorama dei distinti. Tra i portieri la rivelazione Scuffet, il veterano Buffon con sette gare di eccellenza, alti e bassi per Handanovic, apprezzabile Mirante. In difesa spiccano Castan e Glik, l'inossidabile Maicon, il veterano Chiellini e l'emergente Romulo. A centrocampo il delizioso regista Pirlo (punizioni a orologeria nei momenti topici), per parte della stagione Vidal, fra i migliori Pjanic. Un gradino sotto Borja Valero, Nainggolan e poi i centrocampisti offensivi Parolo e Bonaventura. 

In attacco l'eterno Toni ha stupito ancora mentre Higuain ha fatto dimenticare Cavani, Llorente si è integrato con Tevez. Tra i funamboli un Cerci più maturo (nonostante il rigore sbagliato ieri che costa al Toro l'Europa), un Gervinho devastante e divertente, un Cassano recuperato. Tra i nuovi il napoletano Mertens e i gioiellini Keita e Maarabt. Discorso a parte per Totti: se continua così arriva competitivo a 40 anni come Giggs e Zanetti. 

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