Le banche vogliono il "cassiere-robot"

Il mondo cambia, e con lui le nostre abitudini. Quanti di voi ricordano le file in banca per prelevare i soldi alla cassa? Arrivarono i bancomat e cambiò tutto. Il cassiere però ha saputo resistere, e anche se lo vediamo meno è sempre lì dietro. Presto però potremmo dover dire addio anche a lui. Dall'Inghilterra, dove la Barclays Bank sta sperimentando nuovi metodi di automazione, potrebbe arrivare fino a noi il "cassiere self-service".

Repubblica.it dedica a questa novità un dettagliato articolo, per spiegare come cambierà la vita della nostra amica(?) banca.

Per entrare basta strisciare il bancomat come un badge e al posto della fila troviamo un impiegato con iPad che saluta chiamandoci per nome e consiglia lo sportello automatico più adatto a versare un assegno, pagare le tasse o controllare la situazione del deposito titoli. È destinata a sparire nelle banche la tradizionale figura del cassiere e i servizi al cliente erogati dietro il bancone, sostituiti da postazioni self service, sempre più hi-tech, dove fare i bonifici o ritirare il denaro.

Si tratta solo di amore per l'innovazione e semplificazione a favore dei clienti, o c'è dell'altro?

L’obiettivo per le banche in ogni caso è di ridurre il costo del personale in filiale: resteranno pochi impiegati, tramutati in consulenti specializzati con il compito di dare assistenza sulle questioni più spinose. Questa rivoluzione non piace affatto ai sindacati. «Oggi gli sportelli in Italia sono poco più di 31mila, dal 2007 ne sono spariti oltre 1.500 — dice Lando Maria Sileoni, segretario generale della Federazione autonoma bancari italiani — ma dire che spariscono i 309mila cassieri che ci sono in Italia è una follia. Con l’addetto allo sportello i clienti hanno un rapporto personale, senza è finita"