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Domenica, 28 Aprile 2024
Supremazia quantistica

Il potentissimo computer quantistico di Google: risolve calcoli impossibili in soli 6 secondi

'Sycamore' è in grado di dare risposta a quesiti complessi in pochi secondi. La sua versione precedente, datata 2019, ci impiegherebbe 47 anni

I computer quantistici imparano a correggere i propri errori e segnano un passo fondamentale sul sentiero che - dicono gli esperti - in poco più di un decennio li porterà a essere utilizzati per applicazioni vicine alla vita di tutti i giorni, dall'organizzazione del traffico agli investimenti finanziari, fino a diventare alleati dell'intelligenza artificiale, nell'ottica di migliorarne le prestazioni.

Il primato di Google nella quantistica

È Google ad avere il primato nel settore, grazie ad anni di ricerca che hanno permesso di sviluppare il Quantum Computer, che sfrutta i principi della meccanica quantistica per eseguire calcoli incredibilmente complessi. A differenza dei tradizionali computer, basati sui bit, queste macchine potentissime sfruttano i qubit, contrazione di quantum bit, termine coniato da Benjamin Schumacher per indicare l'unità di informazione quantistica.

Nel 2019 il computer quantistico 'Frontier' di Google, grazie a un nuovo processore, aveva risolto in tre minuti un'operazione che a un computer tradizionale avrebbe richiesto almeno diecimila anni. La macchina di Big G, quattro anni fa, partiva da una base di 53 qubit. Ora, 'Sycamore', la nuova creatura del colosso di Redmond, gode di una capacità esponenzialmente maggiore, e può contare su 70 qubit effettivamente operativi, rendendola 241 milioni di volte più potente rispetto alla precedente versione. Un passo avanti straordinario, che permette al super computer di risolvere in 6 secondi compiti che, quattro anni fa, avrebbero richiesto un tempo stimato di 47 anni.

Margini di errore

Come i computer tradizionali, anche i computer quantistici non sono esenti da errori. Ma gli ingegneri di Google Quantum AI, la divisione che si occupa nello specifico dello sviluppo del computer quantistico, sono riusciti a porre quella che definiscono la 'pietra miliare scientifica'. Gli scienziati, in un articolo apparso sulla rivista specialistica 'Nature', raccontano di aver sviluppato un particolare algoritmo, il 'surface code logical qubit', che sarebbe in grado correggere con efficacia gli errori computazionali tipici dell’informatica quantistica.

Il tasso di correzione degli errori, specificano i ricercatori, non è tuttavia al momento ancora abbastanza basso per poter mettere a punto un computer quantistico effettivamente utilizzabile per eseguire calcoli 'veri', per quanto il lavoro appena presentato dimostri che, "in linea di principio, la cosa si può fare. E lascia quindi ben sperare per il futuro".

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