A raccontare comincia Fiorello: l’intervista con Raffaella Carrà è uno show da applausi
La prima puntata del talk show in prima serata su Rai Tre ha raccolto l'entusiasmo degli utenti che sui social hanno manifestato il totale apprezzamento per due giganti della televisione italiana
Si fa presto a dire ‘intervista’, a chiamare colloquio il dialogo televisivo tra due personaggi che, messi l’uno accanto all’altro, hanno realizzato un vero e proprio show appannaggio del pubblico poco abituato, e perciò piacevolmente sorpreso, da un programma del genere in prima serata su Rai Tre.
La prima puntata di ‘A raccontare comincia tu’ è stata una concatenazione perfetta di risate, commozione, nostalgia susseguita al ritmo cadenzato di domande e risposte in cui l’intervistato, lo Showman con la S maiuscola Rosario Fiorello, e l’intervistatrice, la gloriosa Raffaella Carrà, hanno saputo essere, insieme, protagonisti di racconti di vita straordinari e normalissimi.
Lui, artista caleidoscopico indefinibile dal punto di vista professionale per il concentrato di doti, che dal canto alla comicità, esplodono perfette a ogni apparizione, televisiva o radiofonica; lei, parte integrante della televisione italiana con una professionalità e un talento tali da comportare un colpo all’autostima delle giovani ‘soubrette’; insieme, una coppia da dieci e lode osannata dagli utenti che, sui social, hanno realizzato un’ode corale al talk singolare, semplice e così ben riuscito.
Fiorello ha un solo difetto:
— Florofilla (@Florofilla) 4 aprile 2019
Non riesce ad annoiare. Mai!
💓
Raffaella fantastica! Qualità da tutti i pori 🔝#araccontarecominciatu @RaiTre
@raffaella @IapinoSergio @Fiorello @RaiTre @ARTSBALLANDI #araccontarecominciatu complimenti per la raffinatezza del programma: fotografia, titoli, montaggio, vedute: tutto curato nei minimi particolari con classe ed eleganza.👸🔝🎤🍀😘❤️👏
— MARICAVICCHIOLO (@MARICAVICCHIOLO) 4 aprile 2019
Fiorello, gli esordi della sua carriera
"Mio padre era radiomarconista e telegrafista della Guardia di Finanza, spesso mi portava con sé e mi piaceva stare in sala radio con lui. La radio è sempre stata nel mio destino", ha raccontato Fiorello ripercorrendo gli esordi. “Ero un ragazzo di bottega, andavo a vendere la lattuga. Mi facevo 50 km con l’ape per andare a comprare la lattuga per poi tornare ad Augusta e vendere. Prendevo 300 lire al giorno, ma ero felice, ero ricco. Lì ho imparato molto”. "Il cameriere è stato l'inizio di tutto, io invito i ragazzi a fare i camerieri: è uno dei mestieri più duri ma impari a rapportarti con la gente. Grazie a quello capii una cosa: il sorriso ti porta avanti", ha aggiunto ancora.
Il talento di @Fiorello è che può raccontarti anche di quando lava i piatti ed è l'unico capace di ricavarne un pezzo comico che potrebbe andare avanti per 5 ore. Non ne esistono altri, non ne esistono. ❤❤❤#araccontarecominciatu
— Valeria (@vale_marmy) 4 aprile 2019
@Fiorello stasera ci sta ricordando che per fare carriera e successo bisogna sempre guardare al di là dello spazio che ci viene assegnato.
— aranciatina (@aranciatina) 4 aprile 2019
Al di là degli oblò, al di là del ristorante, al di là dei limiti che pongono e che spesso poniamo a noi stessi. #ARaccontareCominciaTu
Fiorello ricorda la morte del padre: “Ero al Festival di Sanremo. Fu tremendo"
Lo showman siciliano ha poi proseguito parlando del suo ingresso nel mondo dello spettacolo alla fine degli anni Ottanta ("Il fratello di Jovanotti, Bernardo Cherubini, lavorava al villaggio dove lavoravo io. Mi disse: 'Perché dopo non andiamo a Milano? Mio fratello è stato appena preso da Cecchetto'. Lorenzo aveva appena fatto Gimme Five"), lasciando spazio a uno dei ricordi più tristi della sua vita, la morte del padre, avvenuta quando lui era a Sanremo nel 1990 inviato per Radio Deejay.
“Tremendo. Ero a Sanremo, chiamavo a casa e nessuno rispondeva. Quando un parente mi disse: ‘Tuo padre è stato male’, avevo già capito tutto e ho risposto: ‘Quando è morto?’.Dopo sono partito per dare la notizia a mio fratello, Beppe, che lavorava in Valle d’Aosta. Parto di notte, da solo, in macchina e gli racconto quello che era successo. Insieme abbiamo preso l’aereo per tornare in Sicilia”, il racconto di Fiorello che lega a quell’episodio così doloroso il motivo per cui ancora oggi prova un certo blocco emotivo nel tornare al Festival.
L’occasione è servita anche a Raffaella Carrà per svelare che anche lei, proprio durante la sua conduzione del Festival di Sanremo 2001, apprese al telefono che il fratello aveva un tumore al cervello: “Quando me lo dissero, con la cornetta all’orecchio scivolai giù attaccata al muro”, ha ricordato l’intervistatrice, pronta lei stessa a condividere con l’amico e con i telespettatori aneddoti inediti della sua vita privata e della carriera.
L’aneddoto di Raffaella e del fratello con il tumore al cervello saputo durante la riunione di Sanremo 2001 è una cosa inedita. #araccontarecominciatu
— Borraccino (@borraccino_) 4 aprile 2019
Che bello questo Fiorello che non mostra più solo il suo lato più brillante e tira fuori anche il dolore della scomparsa, l'amarezza della vita, Sanremo che gli ricorda il papà che non c'è più ed è per questo che non ci torna volentieri. #araccontarecominciatu
— Mario Manca (@MarioManca) 4 aprile 2019
Fiorello parla dell’amore per la moglie Susanna
Spazio poi anche al racconto del primo incontro con la moglie Susanna Biondo, uno di quelli che “capitano una volta nella vita, che quando vedi una persona dici ‘Ci siamo’”, ha confidato Rosario che ha sposato la donna, già madre di una bambina, Olivia, nel 2003.
“Quando ci siamo incontrati non ero giovincello. Avevo 40 anni e lei 36. Quando ci siamo sposati c’era già, poi è nata Angelica”, ha aggiunto Fiorello: “Una delle cose più belle che Olivia mi ha detto è che quando si sposerà vorrà che sia io ad accompagnarla all’altare insieme al suo papà”.
A raccontare comincia tu, le prossime puntate
Dopo Fiorello, i prossimi ospiti di Raffaella Carrà saranno Sophia Loren, il giocatore della Juventus Leonardo Bonucci, il maestro Riccardo Muti, il regista Paolo Sorrentino e Maria De Filippi. Se queste sono le premesse, visti i personaggi che seguiteranno a lasciarsi andare insieme alla Raffa nazionale, ‘A raccontare comincia tu’ promette bel ciclo di emozioni, mai banali, semplici e genuine proprio come il pubblico che già lo ama.