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Domenica, 28 Aprile 2024
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Belve, Isabella Ferrari: “Ho conosciuto la prepotenza di produttori e registi e mi pento di non aver saputo reagire”

L’attrice è l’ultima ospite di questa prima parte di stagione di Belve a raccontarsi nel programma di Francesca Fagnani

L’ultima ospite di questa prima parte di stagione di Belve è Isabella Ferrari. L’attrice, che ha conosciuto la popolarità giovanissima grazie a una commedia di grande successo come Sapore di Mare per poi virare su pellicole d’autore, si è sottoposta al fuoco di fila delle domande di Francesca Fagnani raccontando di sé, della sua carriera e della sua vita privata.

Isabella Ferrari pensa che un suo pregio è quello di essere generosa e leale, mentre il difetto che si riconosce è quello di essere prepotente. Alla giornalista racconta di essere dovuta scendere a patti con il suo viso “da Vogue”, che la fa sembrare più seriosa di quello che in realtà è: “Ho una malinconia espressa dal viso con cui ho fatto pace perché io non sono così malinconica come sembro. Sono anche percepita come altezzosa, sempre per la mia faccia, e non lo sono.”

L’attrice ha raccontato i suoi esordi da giovanissima, quando a spingerla sul set era la madre, una donna che decideva tutto per la sua famiglia, in cui vigeva un vero e proprio matriarcato “Sono il sogno di mia madre, se lei decideva una cosa noi non ci ponevamo il pensiero che fosse gusto o no, si faceva”. Ha raccontato poi che trovarsi nel mondo del cinema da giovanissima l’ha spesso esposta a situazioni problematiche, e anche a veri e propri abusi: “Ho vissuto la prepotenza dei produttori e dei registi, e infatti mi sono staccata molto presto dal mondo del cinema per poi tornarci in età più adulta. Mi sono pentita di non aver saputo reagire quando mi hanno chiesto di tirare su la maglietta per far vedere il seno, pensavo fosse giusto, che funzionasse così, che fosse normale”.

Francesca Fagnani le chiede anche della relazione con Gianni Boncompagni che all’epoca era già un personaggio importante della tv e aveva 47 anni mentre lei ne aveva 16, e l’attrice difende quel rapporto che tanto scandalo suscitò, raccontando: “Era equilibrato, è stata una grande fortuna incontrarlo così da giovane, era un po' come un padre. Io questa differenza di età non l’ho mai sentita come un problema. Cicatrici ne ho diverse, ma quel rapporto con Boncompagni non lo vedo come una cicatrice”. Oggi l’attrice è sposata da 20 anni con il regista Renato De Maria di cui dice che è la persona più importante della sua vita: “Ha fatto per la mia autostima quello che nessun analista era mai riuscito a fare”.

Poi ha parlato del successo che l’ha travolta dopo Sapore di Mare e della grande difficoltà a gestirlo, tanto da dover ricorrere agli psicofarmaci “Succedevano tante cose in quel momento, io mi sono sempre molto poco ribellata, già quando mia madre ha deciso che avrei fatto l’attrice. Io non mi sentivo all’altezza, ero bella, quindi non potevo essere brava, e forse era vero, ci ho messo un po' a diventarlo, non avendo fatto alcuna scuola. Il successo è stato violento, ho avuto un contraccolpo e ho preso dei farmaci per reagire, però a un certo punto li ho buttati e ho deciso di ricominciare da sola”.  La conduttrice le ricorda che Carlo Vanzina, pensava che lei avesse rinnegato quel film nel momento in cui la sua carriera ha preso altre strade, e Isabella Ferrari ha raccontato di aver avuto il tempo di chiarirsi con il regista prima che morisse: “Non volevo rinnegare nulla, ma si, mi volevo staccare da quel film a un certo punto, volevo fare altro”. Però quando la conduttrice le chiede per quale film vorrebbe essere ricordata, lei risponde: “Sapore di mare, già so che è così”.

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