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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Flavio Insinna contro Draghi e l'aumento per le spese militari: "Dovremmo costruire scuole e ospedali"

Il conduttore de L'Eredità ha preso posizione e si è schierato contro l'aumento dei fondi messi a disposizione per il riarmo

Flavio Insinna contro Mario Draghi. Questo il riassunto di quanto accaduto nella puntata del 25 marzo de L'Eredità. Il conduttore, poco prima dell'inizio del Tg1 e quindi alla fine del suo programma, ha commentato la parola della Ghigliottina, ovvero "risparmio", facendo un parallelo con la situazione politica attuale. "Risparmio sulla spese. Non vi arrabbiate, per me il risparmio andrebbe fatto sulla spesa militare e con quei soldi andrebbero costruiti scuole, ospedali, case. Mi taccio… Tanto lo sapete che c’ho ragione io", ha detto il conduttore. Insinna però ha voluto sottolineare di nuovo: "La parola è risparmio, questa sera. In quel caso ho ragione io. Il risparmio va fatto sulle armi".

Le puntate de L'Eredità non sono in diretta, ma vengono registrate, da ciò il commento di Insinna che prende di mira le dichiarazioni del presidente Draghi sulla guerra: "L’impegno di portare le spese militari al 2% del Pil fu preso dal governo nel 2006, sempre confermato da tutti i governi da allora in poi. Ora è tornato alla ribalta perché più urgente", con la guerra in Ucraina "è venuta l’esigenza di riniziare a riarmarci. Per noi questo significa diverse cose, per l’Italia avviene all’interno della difesa europea, ed è un passo fondamentale per arrivare all’integrazione europea, perché è la garanzia che saremo sempre alleati, non ci faremo mai più la guerra". L'aumento del 2% del Pil per le spese militari è stato richiesto dalla Nato.

Le parole del conduttore sono risuonate come un vero e proprio attacco al governo che preferisce le armi all'istruzione o alla salute.

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