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Sabato, 27 Aprile 2024
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La Rai ricorre al Tar per aumentare il canone dopo il no del governo

Viale Mazzini contro il ministero dello Sviluppo Economico che ha deciso di bloccare l'aumento di 1,50 euro rispetto al 2013. Il ministro Zanonato invita la tv di Stato a reperire risorse dalla lotta all'evasione

La Rai vuole aumentare il canone, il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato è contrario e la questione finisce al Tar

Come racconta Repubblica, il governo ha deciso di bloccare il canone Rai 2014 sulla cifra di 113, 50 euro, suscitando le ire di Viale Mazzini che voleva aumentarlo di un’euro e mezzo in più rispetto all’anno precedente e che ora si è rivolta al Tar.

Scrive Repubblica: “La Gasparri stabilisce che il servizio pubblico ha diritto a recuperare l’inflazione ‘programmata’ e a ricevere il carburante necessario al suo ‘sviluppo tecnologico’”, un meccanismo che negli ultimi sette anni ha permesso alla Rai “un canone più alto”.

Fino ad oggi, quando il 20 dicembre il ministro Zanonato ha annunciato su Twitter “il blocco della gabella e l’impegno a recuperare risorse semmai ‘dalla lotte agli evasori’”.

La decisione del governo ha un impatto immediato sui conti della televisione di Stato, che perde 21 milioni di euro. L’unica speranza — per Viale Mazzini, ovvio — è che il Tar accolga ora il ricorso e azzeri il decreto Zanonato, riaprendo i giochi”, conclude Repubblica, che parla delle dure reazioni in Rai, dal quella dg Gubitosi che ha criticato il “fuoco amico” del governo contro la tv di Stato e le reazioni degli attuali consiglieri di amministrazione, “quasi tutti ‘incavolati’ e pronti a vendere cara la pelle’”. 

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