Morto Roberto Gervaso, ecco gli aforismi che lo hanno reso celebre
“L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo” è una delle tante frasi che hanno contribuito alla fama del giornalista e scrittore scomparso a Milano all’età di 82 anni
Scrittore, giornalista e anche aforista: Roberto Gervaso, scomparso ieri a 82 anni dopo una malattia, era considerato 'il principe degli aforismi' da lui disseminati in libri, articoli, in discorsi televisivi e radiofonici. "La concisione è l'arte di dire molto con poco; la prolissità, di dire niente con troppo" aveva detto sulla breve frase fulminante e brillante che condensa un principio morale, filosofico o esistenziale quale l'aforisma, definito da lui stesso come “un lapillo dell'intelligenza”.
Le sue frasi celebri sono state raccolte in quattro volumi: "Il grillo parlante" (Bompiani, 1983), "La volpe e l'uva" (Bompiani, 1989), "Aforismi" (Ten, 1994), "La vita è troppo bella per viverla in due" (Mondadori, 2015). Di seguito alcuni degli aforismi più famosi di Roberto Gervaso:
* L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
* Ci adattiamo a tutto. Ma guai a saperlo prima!
* Non è nessuno, ma credendosi tutto, riesce a sembrare qualcuno.
* Niente ci fa perdere più tempo della fretta.
* Donne: diavoli senza i quali la vita sarebbe un inferno.
* La bellezza si vede; il fascino si sente.
* La verità è più facile dirla che conoscerla.
* Quando un’alba o un tramonto non ci danno più emozioni, significa che l’anima è malata.
* "Siamo nati per morire". Se l'avessi saputo prima!
* Com'è difficile parlar bene di qualcuno in sua assenza.
* Se Dio è imperscrutabile nell'aldiqua perché non dovrebbe esserlo nell'aldilà?
* Cìè una sola cosa peggiore di un amore che finisce: uno che ricomincia.
*Ci sono matrimoni felici, ma non ci sono matrimoni perfetti.
* Chiediamo agli altri quelle cose che preferiremmo non fare se venissero chieste a noi.
* Niente mi fa più ridere di chi vuol farmi ridere a qualunque costo.
* L'Italia: un Paese che sta in piedi perché non sa da che parte cadere.
* L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare.
* Quando si ama, anche la gassosa sa di champagne; quando non ci si ama più, anche lo champagne sa di gassosa.
* Il matrimonio nasce da un equivoco che l'adulterio svela e il divorzio risolve.
* Ricordiamo il bene che abbiamo fatto e il male che ci hanno fatto.
* Scendere a compromessi è un modo come un altro per salire.
* Se tutti si sposano vuol dire che nel matrimonio qualcosa di perverso c'è.
* La fortuna è il nome che diamo al successo altrui.
* Adulteri si nasce; cornuti si diventa.
* Non si è mai felicemente sposati. O si è felici o si è sposati.
* L'italiano non giudica i politici per quello che fanno – o non fanno – nell'interesse della nazione, ma per quello che fanno – o non fanno – nell'interesse suo.
* Diamo volentieri una mano a chi sta in basso purché non salga troppo in alto.
* Il Paradiso è pieno di santi che non hanno avuto abbastanza occasione di peccare.
* L'italiano vorrebbe più leggi per avere più occasioni di trasgredirle.