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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'università dei cantanti

Sanremo, ho provato l'autotune di Mahmood: "Tutti i segreti per non stonare"

L'inviato di Today.it: ''Così lo strumento più discusso del Festival ha corretto le mie stecche'' (video). I trucchi svelati dagli allievi del Cpm, la scuola frequentata da Tananai e Mahmood (qui le foto da studente)

Se credete sia facile cantare al Festival di Sanremo, nascondendo le vostre stonature con l'autotune, è meglio che cominciate a studiare canto. Perché potreste trovare sulla vostra strada talenti come Mahmood, Tananai, oppure il giovanissimo Giaco, ancora allievo, che - con o senza autotune - canterebbero meglio di voi. 

Così anch'io ho passato una giornata a Milano, nella scuola musicale che ha formato e lanciato Mahmood (nella foto sopra e più sotto, durante un'esibizione con i compagni di studio nel 2016), Tananai e tanti altri. Tutti artisti perfettamente intonati. Volevo scoprire se queste diavolerie digitali possono davvero trasformare una campana come me in un cantante. Nel video del mio provino, che trovate in questo articolo, vedrete come è andata a finire.

Cerco quindi su Whatsapp un guru del rock: il grande Franco Mussida, chitarrista e voce, tra i fondatori della Pfm. È in partenza per un concerto, dove presenterà il suo ultimo album da solista: “Il pianeta della musica e il viaggio di Iòtu”.

Così abbiamo smontato le canzoni di Sanremo

L'università musicale di Mussida, il Cpm Music Institute di Milano, da anni prepara cantanti, musicisti, tecnici del suono, compositori, agenti e manager dello spettacolo. Ed è dietro a tanti successi, non solo di Sanremo. Ci ritroviamo via chat con alcuni allievi di canto del Cpm. La richiesta di Today.it è prendere un brano di Sanremo2024 arrangiato con l'autotune, smontarlo e ricomporlo. Per loro è routine: lo fanno come attività didattica, non appena le canzoni del Festival cominciano a circolare in rete.

Mahmood nel 2016 al Cpm di Milano dove ha studiato canto (foto Omar Cantoro-Cpm)-2

Stefano D'Angelo, 20 anni, Jan Tarchiani, 22, e Francesco Messina, 19, ripropongono una versione live per piano e chitarra di ''Onda alta'' di Dargen D'Amico (qui sopra, nel video di Giampaolo Mannu). Giaco, 23 anni, che nella vita di tutti i giorni si chiama Giacomo Prudente (foto sotto), ci porta invece dentro i segreti dell'autotune cantando, smontando e rimontando strofe e ritornello di ''Tuta gold'', la canzone di Mahmood. Vedremo come. Ma prima di tutto, che cos'è questo strumento, il più chiacchierato nelle ultime edizioni di Sanremo?

Come usare l'autotune: il protagonista del Festival

Senza entrare in dettagli complicati, si tratta di un software, inserito nel programma di arrangiamento musicale del computer, che permette di manipolare il suono e quindi anche la voce. E se il cantante stona, la voce viene automaticamente corretta nella giusta intonazione della base musicale. Ovviamente, la qualità della correzione dipende dalla brutalità delle stecche.

Il cantante Giaco Prudente, 23 anni, con il suo computer (foto Giampaolo Mannu)

Giaco ha studiato come canta Mahmood. Vocali e consonanti diventano a loro volta parte del ritmo: ''Cinque cellulari nella tuta gold, non richiamerò...''. Riscalda la sua voce limpida e perfettamente intonata al pianoforte. Poi canta registrandosi nel programma di arrangiamento sul suo computer portatile.

Vocali e consonanti: così va cantata ''Tuta gold''

''Se la lasciassi così - spiega - verrebbe coperta dagli effetti sonori della base musicale''. Muove quindi il mouse su una serie di diagrammi e cursori: ora, con l'autotune, la sua interpretazione è difficilmente riconoscibile da quella che Mahmood ha portato a Sanremo (nel video, in fondo all'articolo). ''Ho anche arrangiato una versione mia - rivela Giaco -. Ha un ritmo più afro e ho aggiunto una strofa'' (nella foto sotto, Franco Mussida).

Il chitarrista e cantante Franco Mussida durante un concerto (foto Caterisano-LaPresse)

'L'importanza si è spostata veramente su tante cose: sulla presenza scenica, sull'immagine - aggiunge Giaco -. Sono tanti gli elementi che oggi permettono di puntare su una performance e di far crescere un artista. E sicuramente l'autotune è un elemento fondamentale. Perché di base se ascoltiamo un pezzo in radio, è impossibile che sia senza autotune, senza quella minima correzione che lo rende radiofonico". Poi Giaco alza lo sguardo dal suo computer: ''Dai, prova anche tu a cantare Mahmood. Prendi il microfono''.

La scuola che ha lanciato Mahmood e Tananai

So bene di non essere al bivio della vita. Devo ringraziare un amico musicista, Angelo Galbiati, perché quando avevo 16 anni mi ha indicato chiaramente quale non fosse la mia strada. Stavo facendo un provino per entrare nella sua band: ''Come tastierista puoi andare. Ma non vorrai cantare, vero?'', è stato il suo giustificato giudizio. Quando sono nato, la musa del canto guardava altrove: ''No grazie, Mahmood è veramente difficile'', cerco ora di convincere gli allievi del grande Franco Mussida. ''Prova, dai, così vediamo il confronto tra te e l'originale e se l'autotune funziona davvero'', interviene simpaticamente Giampaolo Mannu, il collega di MilanoToday, autore delle immagini che accompagnano questo articolo. Purtroppo ho accettato. Ho scelto il ritornello di ''Vita spericolata'' di Vasco Rossi, successo di Sanremo del 1983. Credevo fosse più facile di ''Tuta gold''. Me ne pento e spero che Vasco non mi quereli. Ma quanto sia miracoloso l'autotune lo potete sentire voi stessi nel video qui sotto.

 

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