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Domenica, 28 Aprile 2024
Musica

Paolo Belli: "Frizzi e Carlucci i miei maestri. Fabrizio un fratello, Milly mi ha raddrizzato"

Il ritorno discografico, la carriera televisiva, la profonda amicizia con i due conduttori, la voglia di scrivere un nuovo tormentone estivo trent'anni dopo 'Sotto questo sole'

A 60 anni Paolo Belli si regala un nuovo album. 'La musica che ci gira intorno', in uscita venerdì 6 maggio, è un lavoro discografico nato durante il lockdown coinvolgendo tutta la sua Big Band. 13 canzoni italiane famose rivisitate in chiave swing, jazz e latin - con la partecipazioni, in due brani, di Arisa e Stefano Fresi - per omaggiare tutti quelli che hanno avuto un ruolo importante nel suo percorso professionale e non solo. "E' solo una parte delle canzoni del mio cuore" spiega a Today, anticipando l'arrivo di almeno un 'sequel' della raccolta, ma fra tutte ce n'è una a cui è particolarmente legato: "Non posso nascondermi dietro a un dito. L'anno che verrà è una canzone che ho cantato varie volte a Telethon, dedicandola più di una volta a Fabrizio Frizzi, e non sono mai riuscito a finirla perché il rapporto che c'è stato fra me e lui era davvero fraterno. Quando è stato il momento di registrare l'album ho detto: 'Questa la facciamo, perché anche se dovesse uscire l'emozione mi posso fermare e ripartire'". 

Il legame con Fabrizio Frizzi

Il legame con Fabrizio Frizzi da professionale è diventato subito umano. Ad avvicinarli anche il grande impegno solidale: "Abbiamo sempre avuto la consapevolezza di essere persone fortunatissime. Innanzitutto perché sani - continua Paolo Belli - Fabrizio lo è stato fino all'ultimo, anche quando ha iniziato ad avere problemi non aveva fatto pesare nulla. Con una bella famiglia, tanti amici, la fortuna di fare il mestiere più bello del mondo, è chiaro che dobbiamo aiutare. Lui mi ha sempre fatto sentire questo senso di responsabilità, andavamo insieme nei centri a vedere dove andavano a finire i soldi che raccoglievamo. Ora vado da solo. Questo senso di responsabilità me l'ha insegnato lui". 

Il rapporto con Milly Carlucci

Dal 2005 Paolo Belli affianca Milly Carlucci a Ballando con le stelle. Un sogno a cui ancora oggi stenta a credere: "A me piace tanto fare tv. Da bambino sognavo di fare lo show del sabato sera su Rai1. E' un privilegio enorme e facendolo permetto anche a tutti i miei musicisti di lavorare. Per noi la televisione è anche un modo di avere una professione retribuita, oltre che un piacere". E torna a parlare di quel sogno: "Quando sono nato io c'era la Rai, un canale solo e basta. Lo show del sabato sera era quasi fantascienza. Al sabato sera, prima di cominciare Ballando, entro in studio, quando è tutto vuoto, mi guardo intorno e penso a quanto sono stato fortunato. Poi non ti nascondo che non mi ha regalato niente nessuno, ho studiato tanto, studio ancora, ho fatto tanta gavetta. Ma non mi dimentico che questo era il mio sogno". Grato al suo lavoro, ma anche a Milly Carlucci: "Al di là del lavoro, che è importante, soprattutto nel contesto storico che stiamo vivendo, Milly è una grande maestra. Una maestra di televisione, dal punto di vista artistico, ma anche una grande maestra dal punto di vista umano. Io non dico che ero tutto storto, ma neanche drittissimo e lei con il suo modo, molto bello ma determinato, è riuscita a raddrizzarmi. Non del tutto ma molto. Quindi mi auguro ci sia ancora posto per me nella sua vita, mi ha fatto maturare molto e spero che mi permetta di maturare ancora di più". Lei e Frizzi sono stati i suoi grandi maestri: "Come Fabrizio è stato il fratello che tutti dovremmo avere, Milly non solo è la sorella che tutti dovremmo avere ma anche il miglior rettore dell'università della televisione - assicura - Se vuoi fare televisione, starle accanto vuol dire capire i tempi, le luci, la musica, il ritmo, i silenzi. Tanta roba. Per me è un grandissimo privilegio". E ancora: "Ho avuto tanti maestri dal punto di vista artistico ma anche umano: ho lavorato con Carlo Conti, Panariello, Raffaella Carrà. Con Milly ho condiviso 15 anni, con Fabrizio 10 ed è normale che nascano dei rapporti che vanno al di là dello spettacolo e basta. Avendo poi il camerino vicino ci si confronta, ci si racconta, si condividono le piccole cose, ci si confida e quando lo fai con persone che vedono il mondo come lo vedi tu, con il valore della famiglia, dell'amicizia, dell'impegno verso le proprie passioni, è un privilegio". Su chi vorrebbe vedere in pista a Ballando con le Stelle spara alto: "Cristiano Ronaldo o Georgina. Se proprio devo sognare in grandissimo Bruce Springsteen". 

60 anni da "privilegiato"

60 anni compiuti a marzo, facendo un bilancio Paolo Belli ripete spesso la parola "privilegiato". "Mi sento un uomo fortunato" dice, aggiungendo: "Sono stato bravo nell'avere accanto le persone giuste, ma anche nel tagliare i rami secchi quando era il momento. Conscio di non essere mai arrivato, continuo a studiare. Ho avuto la fortuna di trovare una donna 40 anni fa che continua a stare con me e mi guida bene. Io ho un miliardo di dubbi, sono tranquillo solo quando sono sul palco, quando scendo sono un casinaro. Ho avuto la fotuna di trovare una donna che mi tranquillizza". Con due vittorie al Festivalbar sulle spalle - l'ultima nel '90 con Sotto questo sole - sui tormentoni estivi dice: "Sono bellisimi. E' un po' come quando ti fai una foto, poi la rivedi e ti ricordi tutti quei momenti belli. Se me ne torna un altro sarebbe bello, ma quello lo decide sempre l'energia che abbiamo sopra di noi. Le cose arrivano dall'alto, noi siamo solo dei tramiti che scrivono canzoni".

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