Le challenge di tiktoker e youtuber (e il morboso bisogno di attenzione)
Come uscirne dalle sfide online
Si chiama planking ed è una delle tante challenge sui social. Si tratta di stendersi sull’asfalto, aspettare l'arrivo delle auto e poi scappare all'ultimo momento. Questa è solo una delle ultime sfide postate su TikTok. Negli ultimi tempi le challenge online sono diventate tristemente famose per quanto accaduto a Roma al piccolo Manuel, ucciso da uno Youtuber a bordo di una Lamborghini.
Ma che cosa sono le challenge? Sono un format molto più diffuso di quanto si pensi e nella maggior parte dei casi sono innocue. Vi ricordate dell'Ice Bucket Challenge? La sfida di versarsi addosso un secchio di acqua ghiacciata per la lotta alla SLA? Anche questa è una challenge.
Obiettivo: catturare la vostra attenzione. Le challenge funzionano perché riescono ad acchiapparci in pochi secondi e ci mettono di fronte all'effetto “incidente”. Insomma, vogliamo capire come andrà a finire.
Sfidano la morte per un pugno di like: ecco le "sfide" più estreme del web
Ma il problema è proprio la nostra attenzione: più un contenuto è estremo, più ci attrae. Alcune oltre che estreme sono anche molto pericolose. Nella Benadryl Challenge si ingeriscono grandi quantità di antistaminico per vedere l'effetto che fa. La blackout challenge, che consiste nello stringersi attorno al collo una sciarpa o una cintura per provare la propria resistenza, è costata la vita a sette adolescenti.
In America è proliferata la "Kia Challenge": la sfida è rubare un auto. Ma come uscirne. C’è chi parla di sensibilizzare gli influencer, che molto spesso però sono degli adolescenti chiusi nelle loro stanze. Di certo le piattaforme già censurano i contenuti più pericolosi ma a guardare bene le challenge sono solo il sintomo di uno grandi mali dei nostri tempi secondo gli psicologi: il morboso bisogno di attenzione. Esserci in un mondo di like.