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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Spostamenti tra regioni dal 3 giugno: riapertura totale, ma il discorso è davvero chiuso?

Il governo conferma sostanzialmente l'ok agli spostamenti in tutta Italia dal 3 giugno. Confermata la medesima data anche per l'apertura dei confini nazionali ai paesi europei. Non ci sarà bisogno di alcun nuovo Dpcm di Conte. Ma il confronto con le Regioni è aperto

I dati dell'ultimo monitoraggio sono confortanti, molto confortanti. Il governo conferma così sostanzialmente l'ok agli spostamenti tra le regioni dal 3 giugno. Lo ha fatto sapere ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza al termine del vertice con il premier Conte, i capidelegazione della maggioranza, e i ministri Boccia e Lamorgese e il sottosegretario Fraccaro. "Il Decreto legge vigente prevede dal 3 spostamenti infraregionali. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti - spiega Speranza - monitoreremo ancora nelle prossime ore l'andamento della curva".

Discorso chiuso? A meno di sorprese negative nei prossimi 4 giorni dai dati del contagio, sì. E' forte il pressing per riaprire tutto, e introdurre differenziazioni tra regioni molto complicato. Non è tutto: non ci sarà biosgno di alcun nuovo Dpcm di Giuseppe Conte per regolare gli spostamenti dal 3 giugno: l'attuale decreto infatti prevede fino al 2 giugno il divieto di spostamenti infraregionali e dal 3 giugno questi spostamenti "possono essere limitati soltanto con provvedimenti adottati [...] in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secodo principi di adeguatezza e proprozionalità al rischio epidmeiologico efettivamente presenti in dette aree". 

Resta la preoccupazione di alcune Regioni, sprattutto quelle del centro-sud, dove da settimane il numero di casi è molto basso, di trovarsi con nuovi focolai in casa per gli spostamenti di chi arriva da territori con una circolazione più alta del virus. Da qui al 3 giugno il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie continuerà a confrontarsi con le regioni, anche singolarmente, come ha già fatto in questi giorni.  La decisione di riaprire agli spostamenti tra regioni non piace ad alcune regioni, in prima fila c'è sempre il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: "È del tutto ragionevole che un territorio con un altissimo numero di contagiati debba avere delle limitazioni alla mobilità". Non ci saranno invece, con molta probabilità, limitazioni di nessun tipo.

Nel corso della riunione di governo di venerdì sera a Palazzo Chigi è stata confermata anche la data del 3 giugno anche per l'apertura dei confini nazionali ai paesi europei (Gran Bretagna inclusa). Da quella data nessuna quarantena per chi arriva in Italia. Per i paesi extra Ue resta per il momento confermata la data del 15 giugno. "Al momento non c'è in Italia alcuna situazione critica relativa all'epidemia di Covid-19": i dati dell'Istituto superiore di sanità spingono verso la riapertura completa del paese: il 3 giugno, tra quattro giorni, termineranno i divieti di spostamento sul territorio nazionale e sarà possibile tornare a muoversi liberamente in tutta Italia, dopo quasi tre mesi e ci riapriamo completamente all'Europa.

Occhi puntati quindi sulle regioni che per giorni hanno chiesto che gli spostamenti fossero condizionati all'ottenimento di un certificato di negatività al coronavirus. La Sardegna su tutte, ma anche Sicili, Campania a e Puglia seppur più timidamente hanno espresso timori simili. L'assessore regionale alla Sanità sarda, Mario Nieddu, aveva detto ieri che dal 3 giugno il test ventilato da giorni non servirà più, per poi correggere un po' il tiro: "Non abbiamo alcuna intenzione di fare passi indietro", ha precisato, perché "la tutela della salute dei sardi, così come quella dei turisti, è e resta una priorità: abbiamo portato avanti una proposta concreta che ci permetta di certificare la negatività al virus per chi, dal 3 giugno, dovesse arrivare in Sardegna e ad oggi attendiamo che il governo prenda una posizione e dia risposte chiare". Prima del 3 giugno ci sono ancora quindi dettagli da chiarire. Il confronto è aperto. Il ministro Boccia, apprese le riserve proprio di Sardegna e di altre regioni, sentirà i diversi governatori nelle prossime ore.

Spostamenti tra tutte le regioni dal 3 giugno: c'è l'ok del governo

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