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Lunedì, 29 Aprile 2024
Diritti civili / Padova

Bimbi con due mamme, gli atti di nascita sono validi: "I genitori non si cancellano"

Il tribunale di Padova ha respinto il ricorso della Procura che aveva chiesto di annullare i riconoscimenti di due mamme. Il sindaco: "Vince l'amore, ma serve una legge"

Le mamme non si cancellano. Il tribunale di Padova ha respinto il ricorso della Procura che nella primavera scorsa aveva chiesto di annullare tutti gli atti di nascita con i quali il Comune aveva riconosciuto ad alcuni bambini lo status di figli con due mamme. Trentacinque i casi sotto la lente. Le mamme non biologiche delle famiglie omogenitoriali, quindi, restano mamme anche formalmente.

"Un passo avanti importante per le bambine e i bambini e per le loro mamme, oggi vince l'amore e l'interesse primario delle piccole e dei piccoli - commenta il sindaco di Padova, Sergio Giordani -. Ho sempre ritenuto di agire secondo coscienza e secondo i principi della Costituzione. Sono padre e nonno oltre che sindaco e per me era impossibile immaginare che ci fossero bambini di 'serie A' e bambini di 'serie B'. Nessuno scontro con la Procura, che ringrazio. Ora spero che il Parlamento prenda atto con urgenza che esiste un grave vuoto normativo e legiferi per tutelare queste famiglie". Per il sindaco: "il tema è solo di amore, buon senso e diritti per questi minori che diversamente sarebbero esposti a inaccettabili discriminazioni". 

Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, definisce la decisione del tribunale di Padova "un atto di civiltà e di tutela dei minori figli e figlie di coppie di mamme, in un momento in cui l'Italia e questo governo in particolare, hanno deciso di calpestare i loro diritti". 

L'associazione denuncia "un preoccupante vento di omolesbobitransfobia, lo abbiamo visto in Russia e in molti paesi africani, è il momento di decidere da che parte stare. L'Italia decida se vuole prendersi la responsabilità di proteggere i diritti di tutti i minori o continuare a perseguitarli". 

Botta e risposta Schlein-Roccella

"Ancora una volta - commenta la segretaria del Pd, Elly Schlein - la tutela delle bambine e dei bambini di famiglie omogenitoriali passa per un tribunale, che conferma l'operato di un sindaco coraggioso e capace di ascoltare la loro domanda di riconoscimento e giustizia. Sulla politica e sul Parlamento grava una responsabilità importante: rispondere al monito formulato dalla Corte costituzionale fin dal 2021 e approvare una legge che riconosca pari dignità a tutte le famiglie. Il Partito democratico ha già depositato un disegno di legge che va in questa direzione, così come molte delle altre forze di opposizione. Cosa ha da dire il governo di Giorgia Meloni? Continuerà a fare muro o ci lascerà portare l'Italia in linea con gli altri Paesi dell'Unione europea?".

Non è d'accordo la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, che ha ribattuto a Schlein: "In Italia i bambini sono tutti uguali e hanno tutti gli stessi diritti: lo ha riconosciuto di recente la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e, prima ancora, la Corte di Cassazione a sezioni unite" sottolineando che "il Governo Meloni non ha modificato una virgola del nostro ordinamento". "Ci sono procedure semplici e accessibili che valgono sia per le coppie eterosessuali che per quelle omosessuali", ha affermato la ministra. 

Diretta la controreplica della segretaria Pd: "La ministra Roccella rispetti le difficoltà che le famiglie omogenitoriali sono costrette ad affrontare in questo Paese. Non esistono procedure semplici e accessibili: queste famiglie devono rivolgersi a un giudice e affrontare un iter lungo, costoso, faticoso e invasivo".
La ministra Roccella non accenna a chiudere lo scambio: "Segnaliamo all'onorevole Schlein che la procedura indicata dalla Corte di Cassazione per le coppie omosessuali, e cioè l'adozione in casi particolari, è la stessa che da decenni viene utilizzata dalle coppie eterosessuali" e sottolineato che "centinaia di mamme single hanno fatto ricorso a questa procedura, prevista a tutela e garanzia dei bambini, e non risulta che essa sia mai stata contestata nei lunghi anni nei quali il Pd è stato al governo".
   

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