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Sabato, 27 Aprile 2024
L'addio al Cavaliere

"Io non sono a lutto", la contestatrice allontanata dai fedelissimi del Cavaliere

Una donna si è presentata in piazza Duomo con una tshirt dalla scritta polemica e stringendo tra le mani un libro sulla vita del giudice Giovanni Falcone. "Buffona", l'urlo dei sostenitori di Berlusconi

Indossa una maglietta con la scritta "Io non sono in lutto" e tra le mani regge un libro sulla vita del giudice ucciso dalla mafia Giovanni Falcone. Cosi una donna si è presentata in piazza Duomo, a Milano, e si è fatta largo tra le migliaia di persone che attendono l'inizio del funerale di Silvio Berlusconi, morto lunedì 12 giugno al San Raffaele. Una "contestatrice" seppur con modi più che pacifici, che è stata additata dai presenti e invitata ad andare via.

I funerali di Silvio Berlusconi oggi in diretta

"Perché (ho questa maglietta, ndr)? - ha spiegato Silvia - c'è talmente tanto da dire... Sappiamo tutti cosa c'è stato dietro a lui e come ha fatto le sue prime fortune. È un pregiudicato". Per questo "ho deciso che ho sentito troppe cose che non erano vere - ha aggiunto - l'ho fatto per i miei figli. Hanno deciso per il funerale di Stato e per il lutto nazionale, non riservati a chi ha dato la vita per la legalità... La santificazione di questi giorni è falsa, una forzatura alla realtà delle cose. Per questo ho deciso di partecipare nell'unico modo in cui posso esprimermi, in modo pacifico e silenzioso". 

I funerali di Silvio Berlusconi

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Attimi di tensione con i presenti che hanno accerchiato la signora chiedendole di andare a casa: "Dobbiamo finirla con queste divisione" ha urlato un signore. "Abbia rispetto almeno per la morte e per la famiglia, vada via" ha aggiunto un'altra signora. "Adesso basta - ha concluso un'altra persona - sono 30 anni che gettate odio. Buffona, cerchi solo visibilità".  

I funerali di Silvio Berlusconi in Duomo a Milano LaPresse

La notizia dei funerali di Stato e del lutto nazionale ha, esattamente come ha sempre fatto Berlusconi, diviso il Paese. I funerali di Stato spettavano di diritto al Cavaliere perché ex premier, mentre il lutto nazionale è il frutto di una decisione politica ritenuta da molti "inopportuna". Critica mossa, dall'altra parte del "campo", dai sostenitori del leader azzurro.

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