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Martedì, 30 Aprile 2024
Allarme via messaggio

IT-alert, primo test con il terremoto in Toscana: cos'è e come funziona

Proprio durante la giornata di sperimentazione è arrivato il terremoto di magnitudo 3.7 a Poggibonsi, con la scossa che è stata avvertita nelle province di Siena, Firenze ed Empoli. Chi si trovava sul territorio regionale o nelle aree vicine ha ricevuto un messaggio d'allerta

Poco dopo le 12 cellulari delle persone che si trovavano in Toscana hanno ricevuto un messaggio di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico. Proprio oggi, mercoledì 28 giugno, era previsto il primo test di prova in caso di grandi emergenze, un "battesimo" avvenuto con la scossa di terremoto di magnitudo 3.7 registrata alle 12.19 a Poggibonsi (Siena), ma avvertita anche nelle provincie di Firenze, Siena ed Empoli. Il messaggio di allerta è arrivato sui cellulari di chi si trovava nella Regione e nelle aree vicine.  Quando sarà operativo, permetterà di diffondere allarmi pubblici che arriveranno sui dispositivi mobili di coloro che si troveranno in un’area interessata da gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.

Cos'è IT-alert

Si tratta di una fase di sperimentazione del nuovo sistema nazionale di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia. La fase di test serve per far conoscere il nuovo sistema, verificarne il funzionamento sui diversi telefoni e sistemi operativi, oltre a raccogliere le indicazioni dagli utenti per migliorare il servizio. I dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert, però, se sono spenti o privi di campo e potrebbero non suonare se la suoneria è impostata in modalità silenziosa. In alcuni casi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo può comportare problemi nella ricezione dei messaggi IT-alert.

IT-alert, che è attualmente in fase di sperimentazione, quando sarà operativo, consentirà di mandare sui dispositivi che si dovessero trovare nella zona interessata dall’evento calamitoso con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale. Grazie al lavoro, svolto tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni e Province Autonome e ANCI, entro la fine del 2023 verranno effettuati test in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento. Dopo la Toscana il l'IT-alert verrà diffuso il 30 giugno in Sardegna, il 5 luglio in Sicilia, il 7 luglio in Calabria e il 10 luglio in Emilia-Romagna.

Le date dei test regionali

Nel dettaglio, da giugno 2023, organizzati in raccordo tra dipartimento della Protezione civile, regioni coinvolte, commissione protezione civile della Conferenza delle regioni e province autonome, Anci, verranno svolti i primi test regionali di invio del messaggio, secondo il seguente calendario:

  • 28 giugno Toscana;
  • 30 giugno Sardegna;
  • 5 luglio Sicilia;
  • 7 luglio Calabria;
  • 10 luglio Emilia-Romagna.

Entro la fine del 2023 verranno effettuati i test nelle altre regioni e nelle province autonome di Bolzano e Trento. L'obiettivo del test è quello di far conoscere It-alert come nuovo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti, potrebbe raggiungere i territori interessati. In questa fase non si entra nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere. Le tipologie di rischio che vengono, al momento, previste dalla direttiva ai fini dell'utilizzo di It-alert sono le seguenti:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105;
  • precipitazioni intense.

Come funziona

Come si legge sul sito che spiega l'iniziativa, It-alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. It-alert è attualmente in fase di sperimentazione. Quando sarà operativo, per determinati eventi emergenziali, il servizio nazionale della protezione civile con It-alert "integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l'adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento".

It-alert, infatti, "si affianca ai sistemi di allarme già esistenti anche a livello locale, non è salvifico in sé, ma è finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo". Il messaggio It-alert viene ricevuto da chi si trovi nella zona interessata dall'emergenza o dall'evento calamitoso e abbia un cellulare attivo. Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale "Common Alerting Protocol" (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici.

It-alert è un servizio pubblico che, inviando messaggi sui dispositivi presenti nell’area interessata da una grave emergenza o da un evento catastrofico imminente o in corso, favorisce l'informazione tempestiva alle persone potenzialmente coinvolte, con l'obiettivo di minimizzare l'esposizione individuale e collettiva al pericolo. I messaggi It-alert viaggiano attraverso "cell-broadcast". Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio "It-alert". Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi It-alert possono essere inviati all'interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un'area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza.

Il cell-broadcast funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica. I dispositivi non ricevono i messaggi It-alert se sono spenti o se privi di campo e potrebbero non suonare se con suoneria mutata. Sebbene non sia necessario scaricare alcuna app per ricevere i messaggi, in alcuni casi potrebbe essere necessaria una preventiva verifica della configurazione del dispositivo, come nel caso sia stato effettuato il ripristino di un back up o se si sta utilizzando una vecchia versione del sistema operativo.

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