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Martedì, 30 Aprile 2024
Batteri / Cagliari

Come sta il ragazzo di 22 anni colpito da meningite B e i sintomi da riconoscere

Ricoverato all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari: ci sono segnali confortanti

Ci sono segnali confortanti per il ragazzo di 22 anni di Olbia colpito da meningite e ricoverato all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Era nel capoluogo di regione per una manifestazione sportiva quando si è sentito male: ricoverato d'urgenza per una meningite di tipo B. Le sue condizioni sono stabili e in lento miglioramento: sta un po' meglio. In un primo momento trasferito per accertamenti all'ospedale Brotzu per un peggioramento, il quadro clinico si è ristabilito e già da due notti è tornato al Santissima Trinità dove è tenuto costantemente sotto osservazione. La cautela, in ogni caso, resta massima. La Asl di Cagliari e la Asl Gallura hanno avviato tutti gli accertamenti per ricostruire i contatti del giovane, capire dove ha contratto la meningite, e avviare la profilassi per i contatti stretti.

I sintomi della meningite

Quali sono i sintomi della meningite a cui prestare attenzione? In primis febbre tra i 39 e i 40 gradi, cefalea e poi la rigidità nucale, la sensibilità alla luce e una generale confusione. La meningite di tipo B è un tipo di malattia menigococcica invasiva causata dal batterio Neisseria meningitidis, che viene trasmesso durante il contatto ravvicinato con saliva o secrezioni respiratorie. Il batterio può essere trasportato nel naso e nella gola di una persona sana ma infetta, che non mostra sintomi, ma che può diffondere la malattia ad altri.

Il batterio può causare un'infezione delle membrane che circondando il cervello e il midollo spinale, oltre che una grave infezione conosciuta come setticemia.

I sintomi della meningite sono diversi e possono inizialmente presentarsi come una normale influenza. C'è però una differenza sostanziale da un banale malanno di stagione: tende a peggiorare rapidamente. E' essenziale che la diagnosi arrivi il prima possibile, quando si tratta di meningite. Anche quando la malattia viene diagnosticata rapidamente e viene iniziato un trattamento adeguato, la persona infetta potrebbe andare incontro al decesso, spesso nell'arco di 24-48 ore dall'insorgenza dei sintomi. Chi sopravvive in alcuni casi può andare incontro a serie conseguenze, quali danni cerebrali e problemi al sistema nervoso centrale, sordità, cicatrici.

Esistono i vaccini, l'intervento più efficace per prevenire alcuni tipi di meningite batterica. Il contatto fisico e la vita in comunità che caratterizzano molti sport di squadra fanno sì che gli atleti incorrano inevitabilmente in un rischio maggiore di contrarre malattie batteriche invasive: parlare con il medico di base o col pediatra dei propri figli è il modo migliore per venire informati su tutte le misure di prevenzione disponibili.

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