rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Il progetto della discordia

"Mancano i test su terremoti e vento": tutti i dubbi sul Ponte sullo Stretto

La polemica innescata dal leader di Adv Angelo Bonelli, che ha chiamato in causa le 68 criticità contenute nella relazione del comitato tecnico scientifico. La replica della società Stretto di Messina: "Il progetto è stato approvato". Salvini: "Folle pensare che sia destinato a crollare"

"Mancano le prove sismiche e per il vento". Il Ponte sullo Stretto è ancora su "carta", ma l'opera titanica che il governo Meloni intende tramutare in realtà continua a generare polemiche e dubbi. Durante il question time avvenuto alla Camera ieri, mercoledì 13 marzo, il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha parlato di alcune "mancanze" nel progetto aggiornato, facendo riferimento alle 68 criticità contenute nella relazione del comitato tecnico scientifico consegnata al Parlamento in cui viene valutato il progetto realizzato dal consorzio privato Eurolink e gestito dalla società pubblica Stretto di Messina Spa. Il progetto definitivo è stato approvato lo scorso febbraio, ma con alcune criticità e raccomandazioni non trascurabili, soprattutto viste le intenzioni del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha manifestato a più riprese l'intenzione di aprire i cantieri entro la fine del 2024.

I dubbi del comitato scientifico

Ma di quali "carenze" si tratta? "Non è stata fatta alcuna prova sismica, né quella per il vento - ha tuonato il leader di Avs - e il Consorzio Eurolink risponde che non sono state fatte per non perdere tempo". Nel dettaglio, il deputato fa riferimento al contenuto della pagina 47 della relazione tecnico-scientifica: "Volete costruire quest'opera nella zona più sismica d'Italia senza fare queste prove? - ha aggiunto Bonelli rivolgendosi a Salvini - Lei è spregiudicato". Breve la replica del leader della Lega, "stoppata" dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli per questioni di regolamento: "Che qualcuno lasci presupporre che il governo costruisca un Ponte destinato a crollare è semplicemente folle".

Nel documento citato da Bonelli il comitato elenca quattro criticità principali, tra cui proprio le opportune verifiche alla "robustezza della struttura del Ponte in maniera più ampia" e chiede "analisi non lineari dell’impalcato soggetto a vento turbolento". Per quanto riguarda gli effetti del vento, la valutazione adottata nel piano definitivo risale al 2011 e necessita di essere aggiornata, mentre in un altro punto vengono raccomandati "ulteriori controlli" sul rischio terremoti. Nella relazione vengono anche richiesti "aggiornamenti delle analisi strutturali per esaminare scenari di funzionalità anche nel caso di eventi estremi". Il quarto punto su cui gli esperti chiedono chiarimenti riguarda invece i materiali utilizzati, che dovranno essere nuovi, spiegazioni su come e dove sarà reperito l’acciaio necessario per le nuove norme in materia di elasticità.

La replica della società Stretto di Messina

La vera replica alle accuse di Bonelli è arrivata nelle ore successive da Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina: "Sentendo l'onorevole Bonelli da parte mia è tecnicamente sorprendente perché cita delle pagine di un documento, che noi abbiamo messo a disposizione, ma non cita la pagina fondamentale che è la pagina 45 in cui il comitato scientifico esprime all'unanimità un parere positivo sul progetto, ossia sulla relazione del progettista, che è l'aggiornamento del progetto previsto dal Dl 35. Il comitato esprime alcune raccomandazioni e approfondimenti da fare nella fase di predisposizione del progetto esecutivo, come previsto dalla legge. In particolare, il quadro geo sismico tettonico dell'area dello Stretto, sarà aggiornato, in sede di progetto esecutivo, con gli studi e le ricerche effettuate negli ultimi 20 anni".

Per quanto riguarda il rischio sismico, la società ha fornito ulteriori rassicurazioni: "Il potenziale sismogenetico dell'area dello Stretto non è in grado di produrre terremoti di magnitudo più elevata di quello di progetto considerato per il ponte (7,1 scala Richter). Con un sisma avente periodo di ritorno pari a 2000 anni il ponte rimane in campo sostanzialmente elastico, ossia non subisce danni". "In merito alle prove sul vento - ha aggiunto Ciucci - ne abbiamo fatte una quantità in 10 diverse gallerie del vento nel mondo e ne faremo ancora. Nel complesso,  per il progetto esecutivo, sono state eseguite prove in galleria del vento su 11 modelli di ponte. Il progettista ha utilizzato cinque diversi laboratori in Canada, Regno Unito, Danimarca e Germania. Le verifiche analitiche e sperimentali compiute dimostrano la stabilità del ponte fino a velocità delle raffiche di vento di oltre 275 km/h. Si tratta di una velocità che può attendersi nello Stretto mediamente una volta nell'arco di 2.000 anni; la massima velocità registrata in oltre venti anni di monitoraggio è stata di 128 km/h".

Restano comunque le 68 "mancanze" elencate dal comitato scientifico esterno, 68 criticità che non possono certo essere ignorate e che potrebbero rallentare la road map prevista dal governo Meloni. La tabella di marcia potrebbe cambiare, con Salvini che potrebbe essere costretto a fare i conti con la dura realtà, che spesso non combacia con quanto promesso in campagna elettorale. Considerate le tempistiche necessarie per portare a termine le verifiche richieste, l'apertura del cantiere del Ponte entro la fine dell'anno, almeno al momento, sembra proprio un miraggio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Mancano i test su terremoti e vento": tutti i dubbi sul Ponte sullo Stretto

Today è in caricamento