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Domenica, 28 Aprile 2024
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Rocco Siffredi contro i porno per i minori: "Blocchiamo tutti i siti in rete. Serve educazione sessuale"

L'attore, regista e produttore internazionale di cinematografia per adulti commenta le notizie dei gravi casi di violenze sessuali di gruppo

"Bisogna intervenire sul piano educativo e forse bisogna intervenire anche sulla fruizione del porno per i minori", ha detto la ministra della famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, a margine dell'incontro al Meeting di Rimini, commentando i fatti dello stupro di massa di Palermo. Le sue parole hanno trovato il supporto di Rocco Siffredi che su Libero ha spiegato il suo punto di vista sulla questione della pornografia fruita dai minori ai quali - ha detto - va insegnata la "cultura del rispetto, educazione sessuale e divieto di accesso libero alla pornografia", appunto.

"Finalmente si è capito qual è il problema! È da una vita che lo dico. Perché la politica si pone il problema solo adesso? Perché hanno permesso la proliferazione di siti pornografici in rete accessibili e gratuiti, fruibili con facilità da ragazzini giovanissimi, trasmettendo loro messaggi distorti sulla sessualità? Ho scritto alla ministra, dopo la sua dichiarazione", ha detto l'attore, regista e produttore internazionale di cinematografia per adulti dicendosi "felice di leggere le sue parole, visto che il problema del facile accesso alla pornografia da parte dei minori non sembra mai essere stato un problema per nessuna classe politica al governo". Siffredi ha aggiunto che è fondamentale andare avanti con determinazione in questo senso, "cercando di rimettere in discussione il sistema educativo dei ragazzi, che hanno internet e i social come modello e sono completamente allo sbando". 

Commentando le notizie sulle terribili violenze sessuali di gruppo (prima a Palermo e poi, più recentemente, a Napoli), Siffredi ha aggiunto che il problema parte da "un'autostima completamente azzerata". "I ragazzi pensano da soli di non essere in grado di soddisfare sessualmente la donna e quindi ricercano supporto e si muovono in branco", ha proseguito, "Ma questo non è da imputare solo alla pornografia, bensì a chi non dà la possibilità di spiegare loro che quello che vedono nei film hard è finzione. Qui sta il vero problema". L'attore ha affermato come,  secondo il suo punto di vista, i ragazzi non sono seguiti da nessuno che possa spiegare i pericoli che incontrano in rete e che servirebbe insegnare loro che "ciò che vedono nei film è pura finzione". 

"Blocchiamo tutti i siti porno in rete. Se necessario, mi offro come portavoce e accetterei anche la chiusura del mio sito", ha aggiunto ancora Siffredi: "Per aiutare i giovani questo e altro. Io mi sento un po' responsabile di ciò che sta accadendo, più come padre che pornostar. Perché noi non siamo educazione sessuale. Non nasciamo per quello, nasciamo come intrattenimento". Riguardo la castrazione chimica per gli stupratori, invocata da ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, l'attore invece si è detto contrario: "Non è questa la soluzione risolutiva. Stiamo parlando di ragazzi di vent'anni e dobbiamo sperare in un loro recupero, non nella castrazione. Una volta che ne abbiamo castrati dieci, venti, trenta, cosa abbiamo risolto? Nulla. Non può essere la soluzione", ha ribadito: "Dobbiamo agire affinché i ragazzi non prendano neppure in considerazione l'idea di stuprare una donna. Intervenire dopo serve a poco. Cultura del rispetto, educazione sessuale e divieto di accesso libero alla pornografia. Il porno non va demonizzato, ma non può essere accessibile senza la giusta consapevolezza. La politica deve impegnarsi su questo".

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