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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cambio al vertice / Pisa

Scontri a Pisa, rimossa la dirigente del reparto mobile: "Trasferimento già previsto"

Proseguono le indagini della procura sui poliziotti coinvolti nelle manganellate agli studenti durante un corteo organizzato in sostegno alla Palestina

Rimossa Silvia Conti, funzionaria di polizia a capo del reparto mobile della polizia di Firenze, che fornisce squadre anche alla questura di Pisa per l'ordine pubblico. Un cambio ai vertici che arriva sulla scia dei fatti dello scorso 23 febbraio, quando agenti in tenuta antisommossa hanno manganellato alcuni studenti durante una manifestazione pro-Palestina.

La cariche contro gli studenti per "proteggere i luoghi sensibili", ma il corteo andava in direzione opposta (today.it)

"Trasferimento già programmato"

Secondo quanto fanno sapere fonti della sicurezza, il cambiamento era già in programma prima dei fatti di Pisa e non avrebbe quindi a che vedere con le manganellate degli agenti e la relativa inchiesta in corso. A quanto si apprende dalle stesse fonti, Conti non avrebbe infatti avuto alcun incarico operativo nella gestione dell'ordine pubblico. I suoi compiti sarebbero stati limitati all'invio delle squadre di agenti richieste dalle due questure di Pisa e Firenze, ma " le squadre sono poi affidate al funzionario della questura locale che gestisce l'ordine pubblico".

La funzionaria - che aveva avuto l'incarico nel 2021 - è la sorella dell’ex generale dei carabinier Guido Conti, suicidatosi nel 2017 in circostanze mai del tutto chiarite. 

Al vaglio le immagini delle bodycam: occhi puntati sulla catena di comando

Sull'episodio proseguono le indagini della procura: al vaglio degli inquirenti le bodycam indossate da due capisquadra, insieme ai video girati dagli stessi manifestanti minorenni e diventati virali sui social. Da accertare, oltre a come sia partita la carica, anche le singole responsabilità degli agenti che hanno colpito i minorenni. Nelle prossime ore verranno ascoltati i responsabili dell'ordine pubblico. Le indagini, per questioni di ovvia opportunità, sono portate avanti dai carabinieri. 

Codici identificativi e body cam per la polizia: "Perché la destra dice di no?" (today.it)

Al centro delle valutazioni dell’autorità giudiziaria c’è soprattutto la catena di comando, quindi chi abbia preso le decisioni in quei frangenti dando l’ordine di caricare i manifestanti. Il bilancio degli scontri è di 13 studenti feriti, 10 dei quali minorenni. I genitori delle vittime stanno portando avanti un'azione legale collettiva assistiti dall'avvocato Andrea Callaioli, il quale continua a raccogliere le singole querele delle famiglie dei minori feriti chiedendo conto delle condotte dei poliziotti.

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