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Sabato, 27 Aprile 2024
Alpi insormontabili

Tra Italia e Francia non passano (quasi) più treni ed è un problema per tutti

Chiusa la linea storica non resta che l'imbuto di Ventimiglia. Per arrivare a Parigi si passa dall'Austria e dalla Svizzera. Chiuso fino a metà dicembre anche il tunnel del Bianco e, di notte, il San Bernardo. E al Brennero l'Austria raddoppia i controlli

La circolazione ferroviaria tra Italia e Francia lungo la linea storica è bloccata dal 27 agosto per una frana avvenuta in alta Savoia e a dispetto delle previsioni per le riparazioni servirà molto più tempo. Secondo le ferrovie francesi e il prefetto della Savoia Francois Ravier i lavori di ripristino, inizialmente previsti entro novembre, non termineranno prima dell'estate 2024.

Niente Frecciarossa e TGV tra Milano e Parigi per un anno

L'effetto della chiusura della linea del Frejus è facilmente verificabile: per andare in treno dall'Italia alla Francia le uniche soluzioni acquistabili prevedono tempi di viaggio di quasi una giornata visto che gli itinerari fruibili sono limitati a quelli del valico di Ventimiglia e a quelli con Austria e Svizzera.

Ecco quindi che il blocco di Tgv e dei Frecciarossa, oltre che dei 170 treni merci settimanali che erano attivi sulla linea storica del Frejus, si vanno a sommare alla prevista chiusura del traforo autostradale del Monte Bianco dal 16 ottobre al 18 dicembre.

Se è facile prevedere gravi ripercussioni per il territorio, con un aumento notevole del trasporto su gomma e una conseguente congestione del traffico sulle autostrade alpine, è il presidente della Federazione autotrasportatori Italiani Paolo Uggè, a rilanciare l'allarme sul rischio dell'isolamento per l'Italia con gravi ripercussioni per l'economia. Il nostro paese si trova infatti sempre più isolato dal resto del continente.

L'Austria blocca il Brennero?

Partiamo dal valico del Brennero da cui passano circa 2,4 milioni di camion ogni anno, oltre 50 milioni di tonnellate di merci, il 70% dei flussi commerciali tra l'Italia e i paesi dell'Unione europea. L'Austria - in seguito alla nuova crisi migratoria - ha intensificato i controlli e il monitoraggio dei transiti dopo aver confermato per il 2024 restrizioni e vincoli al passaggio degli autotreni.

Il valico del Gottardo con la Svizzera è sottoposto a continue chiusure per le manutenzioni, e dal 10 agosto il traforo che collega la Lombardia con Svizzera e Germania è rimasto chiuso per oltre un mese con treni merci a singhiozzo lungo il sistema Alptransit.  Il traforo del Monte Bianco - che permette il passaggio di 10 milioni di tonnellate di merci all’anno con la Francia - dovrà chiudere per manutenzioni urgenti anche se per ora è stata rinviato il blocco totale.

"Il rilancio infrastrutturale è fondamentale se non vogliamo che le merci prodotte e trasformate nelle nostre imprese restino sui piazzali" rimarca il presidente Fai-Conftrasporto. "La Cina con la Via della Seta, che ha trovato governi del passato accondiscendenti a tale ipotesi, non è che una conferma della strategicità del tema dei trasporti per lo sviluppo dell'economia di un Paese". Secondo i dati delle associazioni di categoria il deficit delle infrastrutture è costato 93 miliardi nel 2022, il 15% dell’export. Ora non potrà che andare peggio.

"Lunedì sarò al Brennero perché l'Austria in maniera unilaterale, inspiegabile, arrogante e alla faccia di qualsiasi normativa europea blocca il transito agli imprenditori e ai camion italiani" sbotta il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che spiega: "L'Italia sta rispettando la tabella di marcia sia sulla Tav Torino-Lione sia sul tunnel del Brennero". 

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