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Sabato, 27 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Giro di vite sulle auto blu

In Italia diminuiscono le auto blu e il loro utilizzo sarà ancor più limitato in futuro. Le 66.619 vetture (non necessariamente di colore blu) di cui la pubblica amministrazione disponeva nel 2014 sono calate alla fine del 2015 a 23.203, secondo le cifre fornite dal sottosegretario alla Funzione pubblica Angelo Rughetti sulla base di un censimento che ha riguardo 4.647 strutture (a cui però hanno risposto solo il 45,6% degli interpellati: il 100% delle amministrazioni statali, il 75% degli enti pubblici nazionali e il 34% dei Comuni).

Lo Stato ha ridotto le auto blu da 567 a 274, i ministeri da 159 a 59, Regioni e province autonome sono passate da 2.883 auto blu a 1.277 (di cui 759 di proprietà), province e città metropolitane da 4mila a 1.400. 

Oltre l’80% delle autoblu circolanti è al servizio di Asl, Enti territoriali e Regioni e nella maggior parte dei casi non sono provviste di autista appositamente dedicato a guidarle, ma sono a disposizione per le esigenze operative e di servizio dell’ente in questione. Quasi tutte le amministrazioni centrali possono contare su 5 auto o meno ma il Ministero dell’Economia nel 2015 aveva a disposizione 12 autoblu  grazie anche a contratti di noleggio e leasing che proseguiranno solo fino alla naturale scadenza.

Usare l’auto blu per il tragitto casa-lavoro potrà costare fino a 3 anni di carcere (e non meno di 6 mesi) perché secondo un disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento tale utilizzo configura il reato di peculato. La disposizione di legge vale però solo per chi ha in uso esclusivo il veicolo e non si applica né al presidente del Consiglio dei ministri (per ragioni di sicurezza) né alle Regioni (perché in virtù della loro autonomia finanziaria, queste ultime possono anche decidere di consentire l’uso dell’auto blu per il percorso casa-lavoro).

Nuove auto blu non potranno essere acquistate né noleggiate fino al 31 dicembre 2017, mentre i dirigenti delle amministrazioni che rifiuteranno di fornire i dati occorrenti per il censimento annuale sul parco circolante potranno essere colpite da una multa tra i 500 e i 10mila euro.

Il Parlamento europeo vuole invece aumentare il budget per le auto blu aumentando di 3,7 milioni, fino a un totale di 10,5 milioni, gli stanziamenti attuali (6,8 milioni). L’incremento è stato pensato come misura di sicurezza in seguito agli attentati a Parigi dello scorso novembre, ma l’idea resta controversa e molto discussa, soprattutto perché include 116mila euro di maggiori spese per le uniformi degli autisti.

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