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Sabato, 27 Aprile 2024
Caserta

È morto Giuliano, il "bambino di tutti" abbandonato in un cassonetto della spazzatura

Il ragazzino disabile abbandonato dai genitori era stato adottato dal Comune

Non ce l'ha fatta Giuliano Margherita, il 14enne disabile di Marcianise (in provincia di Caserta) abbandonato dai genitori e adottato dal Comune. Il ragazzino soffriva di diverse patologie, era sordo e non vedente e aveva problemi respiratori. A nulla è valso il ricovero in condizioni critiche all'ospedale Santobono di Napoli, nel reparto di rianimazione pediatrica, dove è spirato. Nei giorni scorsi l'ultimo, disperato, intervento. Il piccolo di 14 anni era diventato il "bambino di tutti".

A dare la tragica notizia è stato il sindaco della città, Antonello Velardi. "Se ne è andato Giuliano, il nostro Giuliano. È spirato all'ospedale Santobono a Napoli, dove era ricoverato e dove era stato operato. I medici hanno tentato inutilmente di rianimarlo, non ce l'ha fatta - ha scritto il primo cittadino -. È una notizia tristissima per me, per Marcianise, per tutti noi che avevamo adottato quel bambino diventato figlio di tutti. È una notizia che non avrei mai voluto dare. Abbiamo perso. Ci restano solo le lacrime".

La storia di Giuliano Margherita

È stato lo stesso sindaco Velardi, anni fa, a raccontare la storia di Giuliano, abbandonato alla nascita dai suoi genitori. Non vedente e con gravi problemi di mobilità, fu ritrovato accanto a un cassonetto della spazzatura, non aveva neanche un nome. Gli è stato dato un nome e un cognome semplicemente accostando i nomi delle due persone che lo ritrovarono: Giuliano e Margherita. Inizialmente era stato portato in un centro di accoglienza, poi aveva trovato una famiglia che lo prese con sé facendo richiesta di adozione. Per motivi che non si conoscono, poi la famiglia ha fatto un passo indietro e Giuliano è tornato al centro di accoglienza.

Della sua famiglia di origine non si sa nulla: nessun parente si è mai fatto avanti, e così il bambino è rimasto solo. Come se non bastasse, necessitava di cure e di sostegno. Come prescrive la legge, il sindaco della città dove è stato rinvenuto ne esercita la patria potestà avendo l'obbligo di accudirlo. Per questo Giuliano era considerato il bambino di tutti, come se fosse figlio di tutta Marcianise. Nel corso degli anni aveva subìto altri ricoveri, tutto sempre documentato dalla pagina facebook del sindaco che in questo modo ha fatto sentire Giuliano davvero parte della comunità.

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