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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Beatrice, travolta e uccisa: pirata scarcerato va ai domiciliari

Il gip di Milano ha disposto gli arresti domiciliari per Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio ha travolto e ucciso la 16enne Beatrice Papetti. L'uomo è rimasto in cella per tre giorni, come vuole la legge

MILANO - Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio ha travolto e ucciso a Gorgonzola, in provincia di Milano, la 16enne Beatrice Papetti, lascia il carcere per andare ai domiciliari. Lo ha disposto il gip di Milano. El Habib si era costituito ai carabinieri mercoledì, una settimana dopo l'incidente mortale, ed era stato portato in carcere.

Dopo l'arresto, il pm di Milano, Laura Pedio, titolare delle indagini condotte dai carabinieri, aveva chiesto il carcere come misura cautelare per il marocchino, mentre la difesa, con l'avvocato Giovanni Marchese, aveva chiesto i domiciliari, spiegando anche che l'uomo "non è un pirata della strada". Il gip di Milano, Alessandro Santangelo, dopo l'interrogatorio di garanzia di ieri nel quale l'uomo ha risposto alle domande, ha deciso per gli arresti domiciliari perché, da quanto si è saputo, è una misura idonea a garantire le esigenze cautelari: principalmente il pericolo di reiterazione del reato e poi quelli di fuga e di inquinamento probatorio. L'uomo, infatti, è accusato di omicidio ma nella forma colposa e c'è da dire anche che l'altro reato contestato, l'omissione di soccorso, non prevede la misura cautelare.

PARLA IL PAPA': "ME L'HANNO UCCISA DUE VOLTE"

L'ARRESTO -  L'uomo si era presentato spontaneamente ai carabinieri del comando provinciale di Milano che erano comunque sulle sue tracce. Secondo i militari dell'Arma, si sarebbe costituito in preda al rimorso per l'atto compiuto. Operaio, in Italia da vent'anni e con un regolare permesso di soggiorno, l'uomo ha ripercorso gli attimi drammatici di quella notte. "L'ho vista all'ultimo e non sono riuscito a evitarla". Poi la fuga a bordo del suo furgoncino, quel Peugeot Ranch che gli inquirenti cercavano da giorni e che era nascosto nel garage di un amico. Gabardi, che vive a Roncello, a pochi chilometri dal luogo della tragedia, è stato portato in carcere. La decisione di costituirsi è stata presa da El Habib anche grazie ai consigli dei religiosi della sua moschea. L'uomo, molto religioso, infatti si è confidato durante il Ramadan e il suo imam lo ha convinto a fare tale scelta. 

L'INCIDENTE - Nella notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana Beatrice, insieme al cugino, stava tornando a casa quando è stata investita e uccisa da un'auto mentre attraversava la strada Padana Superiore. A chiamare i soccorsi è stato il ragazzo che nell'incidente è rimasto illeso. Per Beatrice invece non c'è stato niente da fare: la 16enne è morta sul colpo.

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