rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Napoli

Rapina shock e spari al distributore di benzina: le immagini

Il video dei due criminali in azione, con tanto di spari a sangue freddo contro la vittima, diventò virale. Ora è finito in manette un ragazzo di 17 anni

Polizia e carabinieri lo hanno arrestato stamattina. Diciassette anni, napoletano, è ritenuto "gravemente indiziato" di tentato omicidio aggravato, tentata rapina aggravata,  porto abusivo di arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione. È lui, secondo gli inquirenti, il ragazzino immortalato dalle telecamere di sorveglianza di un distributore di benzina in via Reggia di Portici a San Giovanni a Teduccio (quartiere dell'area orientale di Napoli) che il 29 marzo scorso ha sparato ad un uomo che si era ribellato alla rapina e non aveva voluto dargli il suo scooter. Un video diventato "virale" per l'efferatezza dell'azione dei criminali (due, il secondo è ancora in via di identificazione). Le immagini della videosorveglianza erano state diffuse dal deputato Francesco Emilio Borrelli.

Il ferito, colpito al ginocchio destro e al gluteo sinistro, grazie alla rapida telefonata al 118 del benzinaio testimone della scena era stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale del Mare, dove poi è stato sottoposto a due interventi chirurgici d'urgenza e successivamente ricoverato in prognosi riservata, per diversi giorni in pericolo di vita. In casa del minorenne sono stati trovati proiettili compatibili con quelli trovati sul luogo del reato, calibro 7,65 x 17 mm, e il giovane corrisponde alle descrizioni fisiche fornite dal ferito.

"Immagini scioccanti, assurde. Si spara davanti ad altre persone, senza la minima paura di conseguenze e senza temere di ammazzare. Si spara per niente, con una cattiveria inaudita, segnale di una deriva violenta che non sembra avere un freno. Ci auguriamo che questi due criminali siano individuati e arrestati al più presto", aveva spiegato Borrelli, esponente di Alleanza verdi-sinistra. "San Giovanni a Teduccio è stato comune autonomo fino al primo dopoguerra, dopodiché fu assorbito dal territorio napoletano. Ma nei fatti, al di là degli aspetti amministrativi, il quartiere è sempre rimasto ai margini e considerato zona a sé stante - sono ancora le parole di Borrelli -. Le conseguenze di questo abbandono, come per tutte le periferie ad est, si vedono tutte. La criminalità e la delinquenza hanno modo di proliferare lì dove latita lo Stato, lì dove il sottoproletario non ha alternative di vita né opportunità".

Continua a leggere su Today.it...
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rapina shock e spari al distributore di benzina: le immagini

Today è in caricamento