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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso / Ancona

Andreea e lo scheletro nel casolare: il messaggio inquietante trovato su una tavola di legno

"Lui mi ha tolto il cellulare": una frase sconnessa e con lettere di grandezza diversa è stata scritta su una lastra rinvenuta vicino ad ossa umane a Castelplanio (Ancona). Sequestrato un pennarello. A che punto sono le indagini sul caso della ragazza scomparsa nel 2022

"Se lui non mi avesse tolto il cellulare, avrei chiamato mamma". C'è forse un riferimento all'ultima notte trascorsa in una roulotte, con il fidanzato Simone Gresti e altri due amici, nel messaggio scritto su una tavola di legno e trovato nel casolare di Castelplanio, nell'Anconetano, dove il 20 gennaio scorso sono stati rinvenuti i resti umani che apparterrebbero ad Andreea Rabciuc. La ragazza di 27 anni, scomparsa il 12 marzo del 2022, lo avrebbe scritto con un pennarello che è stato trovato sul posto e sequestrato. Per ora, però, il condizionale è d'obbligo. La frase, sconnessa e con lettere di grandezza diversa, non contiene il nome di Simone, ma fa riferimento ad un "lui" che "se non mi avesse tolto il cellulare avrei chiamato mamma". Poi c'è anche un "vi voglio bene".

Il foulard e una scritta accanto ai resti umani

La tavola di legno con la scritta è stata trovata vicino alle ossa umane. Ora la procura dovrà affidare una perizia calligrafica per valutare se queste sono davvero parole scritte da Andreea, o c'è qualcuno che vuole depistare gli inquirenti. La scritta è stata mostrata alla mamma di Andreea, Georgeta Cruceanu, che però non ha saputo riconoscere quella calligrafia scomposta. Ha riconosciuto invece il foulard, quello trovato su una trave nel casolare.

Sono ancora tanti i punti da chiarire, molti i nodi da sciogliere. È davvero la scena di un suicidio quella trovata nel casolare, con un foulard annodato ad una trave e le ossa cadute poi dall'alto, dove il corpo sarebbe stato appeso sulla scala che dalla cucina adibita a legnaia porta al piano di sopra? Oppure Andreea Rabciuc è stata uccisa e poi è stato inscenato un suicidio, alimentando sospetti sull'unico indagato, il fidanzato Simone Gresti?

Andreea ossa casolare asse legno-2

L'inchiesta segue al momento due piste: la morte violenta e il decesso come conseguenza dell'abuso di sostanze stupefacenti. Solo gli esiti dei primi accertamenti già svolti, dall'autopsia all'esame del dna, dall'esame delle ossa rinvenute fino ai rilievi per trovare tracce biologiche e valutare quante persone sono state in quel casolare, potranno dare delle risposte concrete. Peraltro, ancora manca l'esito ufficiale del dna per confermare che quello scheletro sia di Andreea. Simone Gresti, il fidanzato della ragazza, è indagato per omicidio volontario, sequestro di persona e spaccio di stupefacenti. Tutte accuse ancora da dimostrare.

Gresti si è sempre dichiarato innocente ed estraneo a ogni forma di violenza nei confronti della ragazza, che a suo dire si sarebbe allontanata volontariamente e da sola. Quella sera lui e Andreea avevano litigato, ma poi la 27enne romena se ne era andata via a piedi dalla roulotte, che si trova a meno di un chilometro dal casolare dove sono state trovate le ossa umane, lungo la strada Montecarottese, nel territorio di Castelplanio. Questo secondo il racconto del fidanzato e di due amici, le ultime persone ad averla vista poco prima della scomparsa, il 12 marzo 2022. Da quel momento nessuno l'avrebbe più vista.

Andreea Rabciuc e il fidanzato Simone Gresti

L'ipotesi dell'allontanamento volontario, però, non ha mai convinto gli inquirenti. Gli interrogativi sono ancora tanti. Come avrebbe fatto Andreea a nascondersi per così tanto tempo senza soldi né telefono? Il corpo della ragazza è stato spostato in quel casolare in un secondo momento? Oppure la donna è sempre stata nascosta tra quelle mura? Domande che, già nelle prossime ore, potrebbero avere delle risposte.

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