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Lunedì, 29 Aprile 2024
Agghiacciante / Caserta

Aurora morta per le botte, arrestati mamma e papà: la "curavano" con strutto sulle ferite

Emergono particolari terribili sul dramma di Santa Maria a Vico. Il padre l'avrebbe colpita al volto con tale forza da romperle parte di cranio e della faccia. Aurora Savino nei 45 giorni che ha trascorso in vita era stata spesso lavata con acqua bollente e mai sottoposta a una visita medica

Emergono particolari agghiaccianti sulla morte della piccola Aurora Savino, neonata di appena 45 giorni, trovata senza vita nella propria culla a Santa Maria a Vico alcune settimane fa. Per la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere si tratta di omicidio e con questa accusa (legata anche a quella di maltrattamenti) sono finiti in carcere i genitori, Emanuele Savino, 26 anni, e Anna Gammella, 19 anni.

Il padre avrebbe colpito la piccola Aurora al volto

I Carabinieri avevano avviato le indagini subito dopo la morte della bambina avvenuta il 2 settembre scorso: ora l'autopsia e l'analisi dei telefoni della coppia hanno permesso di ricostruire la sequenza degli eventi che ha portato alla morte della neonata. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso, tra le altre cose, che il padre avrebbe colpito violentemente la figlia neonata cagionandole un trauma contusivo-concussivo cranio-facciale, da cui sarebbe derivata una duplice frattura ossea e un ematoma subdurale emisferico sinistro, che ha comportato per la piccola una encefalopatia da ipertensione endocranica. Entrambi i genitori, pur avendo constatato una situazione di gravi sofferenze della figlia, hanno omesso di sottoporla a cure mediche cagionandone così la morte a seguito di insufficienza cardio-respiratoria.

Lavata con acqua bollente e strutto per curare le ferite

Le attività investigative hanno consentito di accertare, altresì, reiterate condotte di maltrattamenti in danno della neonata sul cui corpicino sono state riscontrate contusioni, ecchimosi, escoriazioni e anche ustioni, queste ultime derivate dalla mancata prudenza nella gestione quotidiana della bambina lavata con acqua bollente. I coniugi non avrebbero mai sottoposto la bambina a controlli o visite mediche dalla nascita e fino alla morte, ricorrendo a cure "fai da te" utilizzando rimedi inadeguati quali applicazioni di strutto sulle sedi traumatiche. Il 26enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre la 19enne presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. 

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