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Lunedì, 29 Aprile 2024
Senza nome / Messina

Il mistero dei tre cadaveri trovati in mare in poche settimane

Non se ne conosce l'identità, alcuni hanno dei tratti distintivi ma al momento non risultano ricerche di dispersi. Eppure tutti e tre i corpi hanno più di una cosa in comune: cosa sappiamo

Sono stati trovati tre cadaveri senza un'identità, nello stesso specchio di mare e nel giro di poche settimane. Succede tra le isole Eolie e la costa tirrenica siciliana. L'ultimo corpo è stato recuperato dalla guardia costiera al largo di Filicudi domenica 14 aprile, il secondo ventiquattro ore prima, mentre il ritrovamento del terzo è del 17 marzo. Per risolvere il mistero sono al lavoro due procure, di Barcellona Pozzo di Gotto e Patti, in provincia di Messina. Ma tutti e tre i corpi ritrovati hanno più di un elemento in comune.

Cosa sappiamo dei corpi trovati in mare alle isole Eolie: gli elementi in comune

Al momento non ci sono informazioni sulle identità dei cadaveri trovati nel mare eoliano, di fronte la costa tirrenica siciliana. Come riportano MessinaToday e il telegiornale regionale della Rai, l'ultimo indossava un giubbotto di salvataggio, ma in attesa dell'autopsia che darà nuove informazioni, ci sono degli elementi comuni tra i corpi ritrovati.

Tutti e tre sono stati rinvenuti nella stessa area, in cui di recente non ci sono stati naufragi: il primo al largo dell'isola di Filicudi, il secondo nel tratto di mare tra il golfo di Patti e Vulcano, il terzo di fronte quest'ultima isola.

Mappa dei luoghi in cui sono stati trovati i cadaveri in mare di fronte le Isole Eolie e Patti

Tutti e tre poi sono uomini, con tratti caucasici. Il secondo corpo trovato indossava pantaloni cargo e aveva un piccolo tatuaggio su una spalla, mentre per il terzo l'autopsia ha stabilito che si trovava in mare da più di due mesi. Al momento sono queste le informazioni che conosciamo: ora gli inquirenti dovranno capire se c'è un collegamento tra i tre ritrovamenti.

Il precedente dei cadaveri sulle spiagge con i pacchi di droga

Nella costa nord della Sicilia c'era già stata una situazione simile, tra fine 2019 e il 2020, quando a poca distanza tra loro, nelle spiagge tra le province di Messina e Palermo, tra Trabia, Cefalù e Castel di Tusa, furono trovati tre cadaveri. Gli unici tratti distintivi erano stati dei tatuaggi, che hanno permesso di identificare due di loro, dei pescatori tunisini morti in un naufragio. 

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In quello stesso periodo, nei tratti di costa vicini ai ritrovamenti, i carabinieri trovarono dei pacchi con dentro della droga.

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