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Sabato, 27 Aprile 2024
Il racconto della donna / Milano

Dimentica la porta aperta, entra un uomo: "Prima i pugni, poi mi è salito addosso"

L'aggressione è avvenuta mercoledì pomeriggio in via Washington a Milano. Un 22enne è stato arrestato per violenza sessuale e tentata rapina

Entrato in casa, si è messo a cavalcioni su di lei, dopo averla presa a pugni. Sono i frame del film dell'orrore vissuto mercoledì pomeriggio, 10 maggio, da una dottoressa di origini polacche di 43 anni. La donna si è trovata faccia a faccia con un rapinatore all'interno di casa sua, un appartamento al quarto piano di una palazzina di via Washington a Milano. Il blitz dell'uomo - un 22enne gambiano irregolare e mai fotosegnalato in Italia - è andato in scena verso le 14.20, quando sarebbe riuscito a fare accesso allo stabile seguendo un altro residente. In pochi secondi il giovane sarebbe arrivato davanti alla porta della vittima e sarebbe entrato, approfittando del fatto che lei non avesse chiuso a chiave.

In un attimo è l'incubo. La donna - ha raccontato poi lei stessa ai carabinieri - trova davanti a sé il 22enne che la spinge verso la camera da letto e la colpisce più volte, violentemente, con forti pugni al volto. A quel punto lei cade e "lui sale a cavalcioni su di me, sbottonandomi la camicia". Lì la vittima ha una reazione istintiva: lo colpisce a calci alle parti basse, riuscendo a metterlo in fuga. Il rapinatore si rifugia così in camera da letto, dove viene bloccato dall'intervento di alcuni vicini di casa, tra cui un 90enne. 

Quando i carabinieri arrivano sul posto, trovano la dottoressa seduta a terra sul pianerottolo, in lacrime e con il volto sanguinante. Per il 22enne scattano le manette con l'accusa di tentata rapina, anche se poi con il passare delle ore il pm Paolo Filippini gli contesterà le accuse di violenza sessuale e lesioni. La giornata della vittima - che ha una figlia minorenne, fortunatamente non presente in casa - finisce al Policlinico, dove le vengono diagnosticate ferite guaribili in due settimane. L'aggressore, dopo aver tentato alcuni atti di autolesionismo, finisce invece nel carcere di San Vittore. 

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