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Lunedì, 29 Aprile 2024
Indagini serrate / Avellino

Gerardina morta dopo una cena: la nuova ipotesi di "avvelenamento accidentale"

La procura sta approfondendo un'altra pista: la possibile contaminazione dovuta a fertilizzanti e fitofarmaci, una "tossinfezione" causata dalla manipolazione di sostanze chimiche utilizzate per la conservazione dei prodotti destinati all'agricoltura, che la coppia vendeva nell'azienda intestata alla moglie e gestita soprattutto dal marito

Ci sono nuovi elementi nelle indagini sul caso di Gerardina Corsano, la donna di 46 anni di Ariano Irpino (Avellino) morta in ospedale il 31 ottobre scorso dopo una cena in pizzeria con il marito. L'inchiesta punta verso l'ipotesi di un "avvelenamento accidentale". Gli esami effettuati dai laboratori dell'Istituto superiore di sanità (Iss) hanno definitivamente escluso l'ipotesi di un'intossicazione da botulino e in queste ore la procura sta approfondendo un'altra pista: la possibile contaminazione dovuta a fertilizzanti e fitofarmaci, una "tossinfezione" causata dalla manipolazione di sostanze chimiche utilizzate per la conservazione dei prodotti destinati all'agricoltura (cereali, legumi da granella e semi oleosi) che la coppia vendeva nell'azienda intestata alla moglie e gestita soprattutto dal marito.

Il fatto che la donna fosse stata colta da un malore insieme al marito subito dopo una cena in pizzeria ad Ariano Irpino aveva inizialmente fatto pensare che i due avessero consumato prodotti mal conservati, ipotesi poi smentita dalle analisi. Dopo il sequestro dei telefoni cellulari del marito, il 52enne Angelo Meninno, e di alcuni componenti la famiglia di quest'ultimo, disposto dal pm che coordina le indagini, Maria Amalia Capitanio, gli investigatori sottolineano che non ci sono nuovi indagati e che non c'è al momento alcuna ipotesi di omicidio volontario. Quella dei cellulari sarebbe insomma un'acquisizione procedurale, non frutto di nuove ipotesi investigative.

L'uso di prodotti potenzialmente letali potrebbe far supporre un avvelenamento casuale: serviranno ovviamente altri e più complessi esami di laboratorio per trovare riscontri in proposito. In attesa di prove tangibili, nel registro degli indagati restano iscritti per omicidio colposo e lesioni i due titolari della pizzeria, marito e moglie, nella quale Gerardina cenò la sera del 28 ottobre scorso, e il medico del pronto soccorso dell'ospedale di Ariano Irpino che in due distinte occasioni visitò Gerardina e suo marito, prima di dimetterli.

I due cominciarono ad avvertire malesseri subito dopo il ritorno a casa in contrada Fiumarelle, al confine tra i comuni di Ariano Irpino e Flumeri. Per ben due volte, nei giorni successivi, la coppia a causa dei dolori che avvertiva si era recata al pronto soccorso dell'ospedale "Frangipane" di Ariano Irpino. Dopo essere stati visitati, vennero dimessi. Poi la crisi che ha portato al decesso di Gerardina, mentre il marito, ricoverato nell'ospedale Cotugno di Napoli, è riuscito a salvarsi.

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