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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Orrore a Roma, il cadavere di Michelle trasportato per 150 metri in un carrello: arrestato un 17enne

È successo nel quartiere di Primavalle, a Roma. Accusato dell'omicidio un coetaneo della vittima. Dal movente all'arma usata, sono ancora tanti ancora gli aspetti da chiarire

È stato arrestato il diciassettenne romano fermato ieri sera con l'accusa di aver ucciso Michelle Maria Causo, giovane di Primavalle il cui corpo è stato trovato all'interno di un carrello della spesa in via Stefano Borgia. Individuato e bloccato pochi minuti dopo il ritrovamento del cadavere, il giovane - italiano di seconda generazione e originario dello Sri Lanka - è in attesa del pronunciamento del giudice presso il tribunale dei minori sulla convalida o meno dell'arresto. Dalla Questura non arrivano conferme in merito alla sua confessione. A suo carico però vi sarebbero solidi indizi che, nella serata di ieri, hanno portato gli agenti della squadra Mobile e quelli del commissariato di Primavalle a fermarlo. 

Secondo quanto appreso da RomaToday, l'omicidio sarebbe maturato al culmine di una lite non legata a rapporti personali. I due si conoscevano, ma non erano tra loro intimi. Da chiarire è cosa abbia portato i due a litigare e cosa abbia armato la furia omicida del 17enne che dovrà rispondere molto probabilmente anche di occultamento di cadavere. 

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È stato proprio questo maldestro tentativo a portare alla luce l'orrore. In tanti infatti hanno visto il giovane spingere quel carrello, per poi abbandonarlo in via Stefano Borgia. Dietro si era lasciato numerose tracce di sangue. Centocinquanta metri, quelli che dividono via Dusmet da via Stefano Borgia, percorsi da chi ha ucciso Michelle in pieno pomeriggio, alla luce del sole. Davanti al portone di via Dusmet le prime tracce di sangue. Poi, lungo la strada, un residente che lo ha visto. Immediata la chiamata choc al 112: "C'è un ragazzo che trascina un carrello con una scia di sangue". E ancora quel carrello abbandonato, in un angolo, davanti al cancello arrugginito di un'area verde. A celare il corpo un sacco nero, nascosto ulteriormente da una coperta gialla. 

Le volanti del commissariato Primavalle, giunte sul posto, hanno fatto la macabra scoperta. Immediata la scelta di transennare l'area, nel frattempo riempitasi di ragazzini, curiosi, di mamme con i bambini. Qualcuno ha anche scattato foto, altri dal balcone hanno immortalato la scena. Per i poliziotti da via Borgia è stato un attimo ripercorrere all'indietro ed arrivare a via Dusmet. Grazie all'aiuto dei testimoni è stato individuato quello che ad ora è ritenuto il presunto responsabile che ieri sera è stato a lungo interrogato, fino alla decisione di disporne l'arresto. 

Restano però tanti gli aspetti da chiarire. Come detto il movente della lite prima, e dell'omicidio poi. Ancora prima in che rapporto erano i due. E ancora quando e dove è effettivamente avvenuto il delitto, se in via Dusmet, dove sono state trovate le prime tracce di sangue o se altrove. Infine l'arma del delitto. Chi indaga lo fa nel più stretto riserbo e novità emergeranno nel corso della giornata. Da capire l'eventuale coinvolgimento di ulteriori persone. 

Primavalle intanto è un quartiere sotto choc. Ieri pomeriggio nei bar e nelle case non si parlava d'altro. Il luogo del delitto ha attirato tanti amici della vittima, residente a due chilometri dal punto in cui è stata ritrovata cadavere. Michelle Maria Causo avrebbe compiuto a breve 17 anni e frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, che si trova nello stesso quartiere. Una ragazza di Primavalle, di periferia, come tante. "Michelle era una ragazza intelligente, un po' agitata, ma qui in questo quartiere difficile è facile", racconta un suo compagno di classe all'AdnKronos. Increduli anche i genitori dei suoi compagni di scuola che hanno appreso la notizia dai siti internet e dai tg. 
 

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