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Domenica, 28 Aprile 2024
Omicidio-suicidio

Nicola Lacorte, il padre di famiglia ucciso a colpi di fucile dal vicino di casa

Il 54enne Nicola Lacorte ucciso a fucilate dall'81enne Carmelo Cantoro, che poi si è suicidato, lasciando due bombole del gas aperte nella sua abitazione. Dolore a Villa Castelli: "Nicola una persone buona e generosa"

Un padre di famiglia ha perso la vita per banalissime questioni di vicinato. La comunità di Villa Castelli è attonita per il dramma che si è consumato stamattina (lunedì 12 febbraio) in contrada Montescotano. Il 53enne Nicola Lacorte è stato ucciso a colpi di fucile dal vicino, l’81enne Carmelo Cantoro, che subito dopo si è tolto la vita, con la stessa arma. L’omicidio-suicidio è avvenuto intorno alle ore 8.30 su una strada vicinale, a poche centinaia di metri dalla provinciale per Ceglie Messapica, fra l’abitazione del 54enne e quella dell’81enne.

Con ogni probabilità sono stati i familiari di Lacorte i primi a lanciare l’allarme, dopo aver sentito i colpi di fucile. Sul posto si sono recati i soccorritori del 118, ma per entrambi non c’era più nulla da fare. I carabinieri della locale stazione e i colleghi della compagnia di Francavilla Fontana, coordinati del pm di turno del tribunale di Brindisi, Luca Miceli, sono al lavoro per chiarire la dinamica dei fatti. Al momento dell’arrivo dei militari, da quanto appreso, i due corpi giacevano sull’asfalto. L’81enne avrebbe esploso almeno quattro colpi con il suo fucile da caccia. Nell’abitazione del pensionato sono state trovate due bombole del gas aperte. Questo apre inquietanti scenari sulle sue intenzioni. 

I carabinieri giunti sul luogo del delitto (Foto da BrindisiReport)

La fuga di gas ha reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Francavilla Fontana e dei colleghi del comando provinciale di Brindisi. Un tratto di strada è stato chiuso al traffico affinché gli esperti della Scientifica dell’Arma, mentre i pompieri mettevano la zona in sicurezza, potessero procedere con i rilievi del caso. Moglie e i figli (un ragazzo di circa 23 anni e la figlia di circa 18 anni) della vittima si trovavano in casa quando è scattata la furia omicida di Carmelo Cantoro. L’anziano viene descritto come una persona dal carattere difficile da alcune persone residenti in zona. Si presume che abbia ucciso il vicino, per poi suicidarsi, con il fucile che utilizzava per andare a caccia. Di recente aveva messo in vendita la sua villetta.  

I carabinieri giunti sul luogo del delitto (Foto da BrindisiReport)

L’uomo era separato dalla moglie, che vive nel centro del paese. A quanto pare la coppia non aveva figli. Da quanto riferito da persone vicine alla famiglia Lacorte, fra i due vi erano da tempo dissapori per questioni di passaggio dei rispettivi mezzi da un terreno all’altro. Le due abitazioni sono infatti attigue. Lacorte gestiva una piccola impresa attiva nel settore edilizio. Circa cinque anni fa era rientrato nella sua terra natia, dopo aver lavorato al nord. Inizialmente si era stabilito presso l’abitazione del padre. Da circa un anno si era trasferito nella villetta, ristrutturata con i sacrifici di una vita.

 L'arrivo del 118  (Foto da BrindisiReport)

Parenti e amici di Lacorte hanno raggiunto sconvolti il luogo della tragedia. Leon, giovane operaio, parla del suo ex datore di lavoro come una persona buona e generosa. "Intorno alle ore 7 di oggi - dichiara - lo avevo incontrato al bar, dove si era preso un caffè". Dopo il caffè, il 53enne è rientrato a casa per scaricare del materiale. Mentre compiva questa operazione, a quanto pare, l’81enne si è avvicinato con il fucile, ponendo fine alla sua vita.

È da capire se l’omicidio sia stato preceduto o meno da una lite. Di certo c’è che Cantoro ha spezzato una vita umana per ragioni di scarsissima rilevanza. I cittadini di Villa Castelli sono sgomenti. La famiglia Lacorte è molto nota è apprezzata. Il 53enne aveva tre fratelli, tutti stimati professionisti. L’anziano padre, intorno alle ore 10, accompagnato da parenti, si è palesato lungo la stradina che conduce alla casa del figlio, ma è stato subito riaccompagnato verso la sua abitazione, distante poche centinaia di metri. Il personale del 118 è dovuto intervenire per prestare soccorsa a un familiari di Lacorte, colto da malore. 

Il dolore della comunità è testimoniato dalle parole del sindaco Giovanni Barletta.  "È una tragedia. Nicola - dichiara il primo cittadino - era un bravissima persona. Appena ho appreso la notizia ho pianto - ha aggiunto il primo cittadino - perché lo conoscevo bene. Tutta la nostra comunità è sconvolta. Un abbraccio la sua famiglia".

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