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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Assalto sede Pd: condanna da sinistra a destra, Pd Piemonte "Ci dispiace per i pellegrini"

Solidarietà unilaterale al circolo di via de' Giubbonari. Epifani "Non ci indimidiscono", i parlamentari piemontesi "Ci scusiamo coi pellegrini"

E' polemica su quello che è stato definito un 'assalto' alla sede del Pd in via de' Giubbonari. Durante l'annunciato assedio Notav della capitale, i manifestanti riuniti in Campo dé Fiori, si sono mossi in corteo per le strade di Roma passando proprio per la via della storica sede del partito. Alcuni di loro hanno imbrattato l'insegna con vernice spray e poi muro e porta della sede con alcune scritte.

"Un vero e proprio attacco fascista: abbiamo preso solo parolacce, improperi di una forza brutale con cui non p stato possibile parlare - così ha dichiarato a caldo Giulia Urso, segretaria del circolo - Lo scopo non era solo quello di imbrattare, ma di distruggere".

L'episodio sembra mettere d'accordo anche chi è in corsa per le primarie del partito. "Solidarietà ai militanti del circolo Pd di via dei Giubbonari assaltato oggi" scrive su twitter Stefano Bonaccini, coordinatore della campagna per le primarie di Matteo Renzi. Gianni Cuperlo, invece, si è recato presso la sede oggetto del blitz: "L'assalto alla sede di un partito è un comportamento fascista.  Quello che è avvenuto qui è un atto che non va sottovalutato e io sono venuto a portare un abbraccio e la mia solidarietà ai militanti" afferma il candidato alle primarie. Arriva anche il commento del segretario nazionale, Gugliemo Epifani: "Sono azioni intollerabili da parte di estremisti, che non intimidiscono il Pd né sono in grado di condizionare le sue scelte". D'accordo con Epifani, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti: "Un'intimidazione inaccettabile che merita una ferma condanna".

Arrivano commenti dello stesso tenore anche da destra: "Comportamenti che portano anche ad assaltare la sede di un partito sono da condannare senza se e senza ma. Contro questi violenti non ci sono giustificazioni perché è sempre possibile il confronto con chi democraticamente intende esprimere le proprie opinioni" afferma la deputata di Forza Italia Renata Polverini. Angelino Alfano incontra i vertici delle forze dell'ordine della Capitale, nella Prefettura di Roma, all'indomani dalla mobilitazione.

Fuori dal coro il Movimento 5 stelle: "Letta gioca al Monopoli con Hollande avvolto nel mistero. Dell'incontro sappiamo soltanto che l'Italia si è presentata con un atto approvato da una sola Camera, del valore equivalente ai contratti del Monopoli - scrivono i 5 stelle in una nota - Mentre nelle segrete stanze si recita l'ormai noto copione sull'opera strategica, nelle strade di Roma assistiamo alla solita repressione nei confronti dei manifestanti No Tav giunti nella capitale per ribadire le loro ragioni- e conclude - Rimane solo un dubbio: la politica che vuole le grandi opere inutili è collusa o ottusa?".

C'è anche chi si scusa, come i parlamentari Pd eletti in Piemonte che si sono detti dispiaciuti per pellegrini "giunti a Roma per partecipare all'udienza del mercoledì di Papa Francesco" visto che hanno assistito "a scontri armati che nulla hanno a che fare con le rivendiacazioni territoriali".

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