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Domenica, 28 Aprile 2024
Aggressioni seriali / Reggio Emilia

Giovani runner violentate al parco: 33enne incastrato dal dna e rintracciato in Francia

L'uomo è accusato di quattro aggressioni a Reggio Emilia e altre due in Germania. Una delle vittime ha fornito un preciso identikit e le informazioni sono state incrociate con materiale genetico estrapolato dagli indumenti

L'analisi del dna lasciato sugli abiti di una ragazza aggredita nel 2021 a Reggio Emilia ha permesso agli investigatori di individuare un presunto violentatore seriale. Si tratta di un 33enne di origine marocchina già detenuto in Francia per reati a sfondo sessuale. Adesso è scattato il mandato di arresto europeo e sono in corso le procedure finalizzate all'estradizione. 

Le indagini sono state condotte dalla polizia di Reggio Emilia col coordinamento del procuratore, Calogero Gaetano Paci. I dettagli sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa oggi, 12 settembre 2023, a Reggio Emilia.

L'indagato è considerato l'autore di quattro violenze sessuali consumate tra il 17 e il 24 aprile 2021. Le vittime sono tutte giovani donne, aggredite mentre passeggiavano sulla camminata "Lungo Crostolo". È sospettato anche di due ulteriori violenze sessuali in Germania. Il procuratore capo di Reggio Emilia Calogero Gaetano Paci e la sostituta Piera Cristina Giannusa lo definiscono un vero e proprio "sex offender" e "una persona assolutamente pericolosa. Se non fosse stato fermato, avrebbe continuato a commettere reati predatori di natura sessuale".

Accusato di quattro stupri a Reggio Emilia: arrestato in Francia

Gli inquirenti hanno analizzato gli abiti indossate dalle ragazze quando sono state aggredite. Sui vestiti di una di loro sono state trovate tracce di dna. La giovane ha anche fornito la descrizione del suo aggressore: tra i 20 e i 30 anni, corporatura esile e carnagione olivastra. Gli inquirenti hanno elaborato un identikit, analizzato le immagini di videosorveglianza della zona teatro delle aggressioni e avviato i controlli sul dna. 

Si è arrivati così al 33enne, all'epoca dei fatti presente regolarmente sul territorio nazionale e domiciliato a Reggio Emilia. Le informazioni di polizia sono state scambiate con le autorità estere. È emerso che lo stesso uomo è sospettato di due violenze sessuali avvenute in Germania. Nel 2022 era stato arrestato in Francia sempre per reati legati all'ambito sessuale. Il profilo genetico è risultato perfettamente coincidente col campione di dna prelevato in Italia. 

Le violenze avvenute a Reggio Emilia presentano lo stesso modus operandi. Le vittime sono giovani runner all'interno del parco delle Caprette, uno dei principali luoghi del fuori porta reggiano che costeggia il fiume Crostolo, frequentato da podisti, famiglie e studenti. Le ragazze avevano tra i 20 e i 30 anni, solo una era minorenne. L'approccio avveniva con una scusa banale: chiedere l'ora. Poi scattava la violenza.

Il primo caso risale al 23 marzo 2021, attorno alle 13, l'ultimo al 27 aprile dello stesso anno alle 18. È stato un runner, in quell'occasione, a far scappare lo stupratore e la ragazza, ferita, è stata soccorsa da una famiglia che si trovava a passeggio nel parco. La giovane ha poi fornito l'identikit dando un importante impulso alle indagini. Dopo quegli episodi il Comune di Reggio Emilia ha fatto installare telecamere di videosorveglianza nella zona.

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