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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Modena

Terremoto nel Centro Italia, il messaggio del sindaco di Mirandola: "Siamo con voi"

Il primo cittadino del comune emiliano devastato dal sisma del maggio 2012: "Sappiamo bene cosa significhino lutti e distruzione, perché il nostro ricordo è ancora vivissimo". Già partita la macchina della solidarietà: "Ci siamo già attivati per garantire anche il nostro supporto materiale"

Una tragedia già vista. Già vissuta. Già raccontata. Tre comuni italiani non ci sono più, distrutti dalla forza della terra, rasi al suolo da uno sciame sismico che non accenna a placarsi. L'altro lato della triste medaglia, è una lunga serie di storie che si intrecciano e che hanno come protagonisti chi ha già vissuto lo stesso dramma. L'Abruzzo. L'Emilia. Ora l'intero Centro Italia. E se i tre orologi distrutti e fermi all'ora della scossa di Amatrice, L'Aquila e Finale Emilia sono il simbolo dell'Italia che si ferma, in lacrime, le testimonianze di chi ha lottato per una lunga e faticosa ricostruzione sono il filo che unisce chi non si arrende davanti alla macerie.

Terremoto ad Amatrice (Foto Ansa)

E' Maino Benatti, sindaco di Mirandola, uno dei centri più colpiti dallo sciame sismico iniziato il 20 maggio 2012, che ha seminato morte e distruzione, a tracciare la strada della rinascita. Della ricostruzione. E lo fa con un accorato post su Facebook.

Sappiamo bene cosa significhino lutti e distruzione, perché il nostro ricordo è ancora vivissimo. La nostra mente corre a quel 20 e 29 maggio del 2012, in cui in pochi secondi abbiamo visto morire persone care, crollare edifici e perdere i simboli identitari della nostra comunità. Il mio messaggio a chi vive lo stesso incubo è di avere speranza.

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Ma la solidarietà a parole, in questi casi, si sa: non basta. Così anche a Mirandola, come nel resto d'Italia, "ci siamo già attivati per garantire anche il nostro supporto materiale, non appena la situazione sarà chiara e saranno manifesti i reali bisogni delle popolazioni colpite". Ora "è il momento dei soccorsi, che competono al sistema di Protezione civile, che da noi ha funzionato efficacemente e che non smetteremo mai di ringraziare. Sono certo che anche in questa tragica circostanza si farà il possibile per aiutare la popolazione a riprendersi". 

Terremoto del 29 maggio. Crolli a Mirandola | Foto Bisaglia

A coloro che oggi sono nella più profonda disperazione, dico di non perdere mai la speranza, perché da un terremoto devastante ci si può riprendere. Il cammino non sarà facile e bisognerà lavorare sodo, ma occorre avere molta fiducia e capacità di reagire. Noi che abbiamo ricevuto tanto da tutto il mondo, siamo a disposizione per ciò che servirà a chi è stato colpito.

I primi passi, a Mirandola, sono stati già mossi: "Come Amministrazione comunale di Mirandola abbiamo aderito al conto corrente attivato dalla Provincia di Modena per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Chiediamo a tutti coloro (aziende, associazioni, singoli cittadini) che volessero effettuare raccolte fondi, di versare il ricavato sul conto corrente Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693 (intestato alla Provincia di Modena). È importante specificare la causale: “Azioni di solidarietà terremoto centro Italia del 24 agosto”.

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