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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Spuntino di mezzanotte: ecco perché non se ne può fare a meno

Una recente ricerca ha spiegato i meccanismi cerebrali che inducono ad avere una fame costante nelle ore notturne così da cercare continuamente cibo anche quando non si dovrebbe

I grandi consumatori di spuntini notturni possono anche smetterla di imputare alla propria incapacità di resistere ai peccati di gola l'attitudine continua di ritrovarsi davanti al frigo ad ingurgitare qualsiasi avanzo, perché pare che a determinare la golosità incessante sia un meccanismo cerebrale che non ammette divieti. 

Secondo una nuova ricerca della Brigham Young University, il motivo per cui si tende a mangiare eccessivamente durante la notte sta nel fatto che nelle ore di riposo il cervello è meno sensibile alle gratificazioni date dagli alimenti, non è soddisfatto di quel che mangia e perciò induce a cercare sempre alimenti per saziarsi.

“Si finisce per consumare più cibo durante la notte perché non è visto come una gratificazione, quantomeno a livello visivo”, ha detto Travis Masterson, ricercatore della BYU e principale autore dello studio ad Huffington Post, “si mangia di più per cercare di trarne soddisfazione”.

Per effettuare lo studio, pubblicato dal giornale “Brain Imaging and Behavior”, i ricercatori hanno fatto una risonanza magnetica al cervello dei partecipanti intenti a guardare 360 immagini di cibi sani (come pesce e verdure) e cibi molto calorici (come ciambelle, caramelle, gelati e cibo spazzatura) sia di giorno che di notte, e in entrambi i casi la risposta dei partecipanti ha evidenziato picchi di attività neuronale, con livelli più elevati per i cibi altamente calorici. Ma non solo, perché è stato rilevato che anche l'attività cerebrale diminuiva quando le immagini erano viste durante la notte, il che vuol dire dire che la risposta del cervello alla “gratificazione da cibo” si affievolisce nelle ore di buio.

Tradotto, di notte è necessario mangiare di più per sentirsi soddisfatti e sebbene la ragione di ciò non sia ancora chiara, è possibile che i ritmi circadiani naturali del corpo che regolano i nostri cicli di riposo e di attività giochino un ruolo fondamentale. 

Cosa fare, allora, per resistere alle tentazioni? “Sapere di essere visivamente più influenzati la mattina e meno soddisfatti dal cibo durante la notte può aiutare a fare piccoli ma significativi cambiamenti nelle nostre abitudini”, ha spiegato ancora Masterson, inducendo così a riflettere che la prossima volta che si cerca di svuotare il frigo di notte, occorre pensare che quell'insaziabile appetito notturno sia solo e soltanto mentale. 

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