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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Equitalia, i moduli rottama cartelle: domande entro il 21 gennaio

La richiesta di usufruire del pagamento ridotto va fatta entro novanta giorni a far data da oggi. Nei prossimi quindici giorni, invece, Equitalia dovrà pubblicare il modulo per aderire

Le domande per usufruire della rottamazione delle cartelle erariali, cancellando sanzioni e interessi, dovranno essere presentate entro il 21 gennaio 2017.

E’ infatti iniziato il countdown per usufruire della possibilità di pagare ”scontate” le cartelle esattoriali e quelle relative alle multe: il testo del decreto fiscale collegato alla manovra è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale e stabilisce che la richiesta di usufruire del pagamento ridotto va fatta entro novanta giorni a far data da oggi. Nei prossimi 15 giorni, invece, Equitalia dovrà pubblicare il modulo per aderire. La rottamazione vale per tutte le cartelle esattoriali, non solo per quelle di Equitalia.

In pratica potranno essere pagate senza interessi e sanzioni anche le iscrizioni a ruolo fatte dagli altri concessionari, da quelli siciliani a quelli degli enti territoriali che hanno scelto altre società. La norma riguarda i ruoli relativi agli anni 2000-2015. Sarà possibile usufruire dello "sconto" anche per l’Iva, ma solo se l’imposta non riguarda il pagamento all’importazione. Per le multe stradali, invece, lo sconto riguarda i soli interessi e le altre maggiorazioni previste.

Entro 15 giorni Equitalia pubblicherà i moduli per aderire alla rottamazione. Il contribuente potrà aderire entro il 21 gennaio, novanta giorni dalla pubblicazione del decreto. Al momento della richiesta potrà scegliere di pagare l’importo dividendolo in quattro rate. Entro il 22 giugno (sei mesi) il concessionario della riscossione dovrà comunicare a chi ha aderito l’importo complessivo dovuto e le singole rate, con la data di scadenza di ciascuna. Le prime due rate saranno pari ciascuna ad un terzo del dovuto, le ultime due ad un sesto. Sulle rate saranno calcolati gli interessi ma chi vuole può pagare in un unica soluzione. Le prime tre rate dovranno essere comunque versate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018. L’erario conta così di incassare due miliardi il prossimo anno e novecento milioni quello successivo.
 

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