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Lunedì, 29 Aprile 2024
C'è il nuovo contratto (finalmente)

L'aumento di 104 euro in busta paga per rider e corrieri

Firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro da tutte e 24 le associazioni datoriali (da Anita a Confetra e Conftrasporto) e dai sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil). La soddisfazione è palpabile. L'accordo nazionale di lavoro del settore logistica, trasporto e spedizioni era scaduto il 31 dicembre 2019. Quello nuovo sarà valido per tre anni

E' stato rinnovato il contratto collettivo nazionale della logistica: era scaduto a fine 2019, un anno e mezzo fa. La novità riguarda circa 1 milione di lavoratori tra corrieri e autotrasportatori, ma anche rider (almeno quelli assunti con questo contratto, quota che dovrebbe aumentare nel corso del 2021 presso molte società), che durante la pandemia hanno visto il loro lavoro crescere in maniera esponenziale. Da sottolineare come, per la prima volta dopo 15 anni, a firmare l’intesa con i sindacati sono state tutte e 24 le associazioni datoriali del settore. Le sigle di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti comunicano che "l'intesa raggiunta prevede un aumento economico, coerente con le richieste condivise dalle delegazioni sindacali, di 104 euro".

Nel rinnovo 104 euro di aumento al mese

Nei dettagli, l’aumento mensile in busta paga è diviso in 100 euro di retribuzione (90 di incremento tabellare e 10 di Edr – elemento distinto della retribuzione, che contribuisce alla retribuzione base), da riconoscere in cinque tranche, fino alla scadenza del contratto a marzo 2024, più 4 euro di welfare contrattuale suddivisi in 2,5 euro per sanità integrativa Sanilog e 1,5 euro per implementare il fondo che garantisce le prestazioni dell’Ente Bilaterale, Ebilog. Inoltre, è prevista anche l’erogazione di una somma economica 'una tantum' di 230 euro, in tre tranche, come riconoscimento economico per tutti i mesi di lavoro non coperti dal contratto collettivo nazionale.

"È stata anche condivisa tra le parti – continuano i sindacati – la costituzione di una commissione bilaterale che, dopo l’approvazione definitiva dell’accordo, dovrà operare per la riforma del contratto collettivo nazionale e realizzare gli interventi necessari alla sua modernizzazione. Si è convenuto infine di recepire all’interno del contratto gli avvisi comuni condivisi nel dicembre 2020".

"Risultato raggiunto anche grazie allo sciopero del 29 e 30 marzo"

La soddisfazione è palpabile. Secondo le organizzazioni sindacali si tratta di "un importante risultato, raggiunto anche grazie allo sciopero del settore del 29 e 30 marzo scorsi che ha definitivamente rispedito al mittente le precedenti richieste delle associazioni datoriali che avrebbero prodotto il peggioramento normativo ed economico delle condizioni dei lavoratori. Il valore di questa firma, tenendo conto della delicata fase congiunturale in cui si colloca questo rinnovo, è rappresentato dal consolidamento dell’unicità contrattuale e dall’ampliamento della platea dei destinatari che va dal camionista al rider, sfiorando il milione di lavoratori e lavoratrici e rendendolo di fatto uno dei contratti nazionali di riferimento nel panorama italiano della contrattazione collettiva".

Per il presidente di Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) Guido Nicolini "questo accordo dimostra il senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte, datoriali e sindacali, che in un momento non facile hanno saputo trovare una sintesi equilibrata tra le giuste aspettative dei lavoratori e le difficoltà delle aziende".

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