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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Un'estate fa", perché il finale ha rovinato la bellissima serie tv di Sky

L'analisi "filosofica" delle storie sui viaggi nel tempo e l'incoerenza della serie con Lino Guanciale

Se, come noi, siete appassionati di film e serie tv sui viaggi nel tempo, è probabile che vi sia capitato di guardare Un'estate fa, la serie tv di Sky ideata da Michele Alberico e Massimo Bacchini e scritta da Federico Favot e Valerio Cilio, con protagonisti Lino Guanciale e Filippo Scotti nei panni del protagonista Elio, alle prese con il mistero della morte dell'amata Arianna nella lontana estate del 1990. 

Ma se, come noi, siete particolarmente pignoli sui paradossi spazio-temporali, forse anche a voi sarà rimasta l'impressione che il finale di questa miniserie, semplicemente, non abbia senso e "rovini" quella che altrimenti sarebbe una serie quasi perfetta. Il perché lo spieghiamo in questo articolo che, ovviamente, è pieno zeppo di spoiler per chi non ha visto l'ottavo e ultimo episodio di Un'estate fa.

Un'estate fa - foto ®F.DiBenedetto_00285

The Butterfly Effect e Game of Thrones, il confronto tra due filosofie di viaggi indietro nel tempo

Prima di raccontare come finisce Un'estate fa, ci sembra doverosa una premessa sulle due possibili filosofie "narrative" relative ai viaggi nel tempo, in particolare quelli nel passato: la concezione di The Butterfly Effect e, sul fronte opposto, quella di Game of Thrones

Senza spoilerare né il film né la serie, diciamo che in The Butterfly Effect il protagonista rivive momenti del suo passato di cui non aveva memoria, come l'Elio di Un'estate fa, e nel farlo cambia il futuro suo e delle persone a lui vicine. Cioè in pratica cambia il corso degli eventi con una sua azione nel passato e nel presente è tutto diverso da come se lo ricordava, tanto che a ogni ritorno il suo cervello si riempie di nuove informazioni sulla vita vissuta. 

Completamente opposta è la versione dei viaggi indietro nel tempo descritta da George RR Martin in Game of Thrones, tanto nei libri quanto nella serie HBO. In questo caso il concetto è ben riassunto dalla frase che il Corvo a tre occhi dice a Bran Stark, ovvero "Il passato è già scritto, l'inchiostro è asciutto".

In breve, e sempre senza fare spoiler, la vicenda di Hodor era già successa, e quando Bran entra nella mente dell'amico nel passato e lo sconvolge, lo fa perché lo "deve" fare: era previsto che succedesse, e infatti è successo. 

Praticamente, dunque, secondo una filosofia si può cambiare il futuro, e ciò dà luogo a "ricariche" di memoria o in alternativa a universi paralleli. Secondo l'altra filosofia, per quanto ci si sforzi di cambiare il futuro intervenendo nel passato il risultato è di compiere quello che era già scritto, senza possibilità di mutare il destino di nessuno o il corso degli eventi.

Un'estate fa - foto ®F.DiBenedetto_00167

Come finisce Un'estate fa, e perché il finale è concettualmente sbagliato

Per tutta la serie, la "filosofia" di Un'estate fa oscilla abilmente tra i due opposti. C'è la storia dello spritz che Elio introduce anticipatamente nell'offerta di cocktail laziale, c'è la storia della scommessa sull'1-0 dell'Italia sugli USA, ma a parte questi dettagli l'impressione è che i flashback / i viaggi nel passato di Elio non mutino più di tanto il corso degli eventi: Arianna è sempre morta, Adriano è sempre desaparecido, Costanza è sempre immersa in una vita con molte ombre e poche luci, ecc.

Poi però nel finale la trama cambia rotta, optando per il concetto "il futuro può essere cambiato intervenendo nel passato". Elio cerca di salvare Arianna, quando vede che sale sulla Panda di Carmine prova a dissuaderla ma non riuscendoci la segue, vanno alla scogliera sul lago nel cui fondo sarà ritrovata la macchina e il cadavere di Arianna, con la cassetta di Elio e la fede della madre, lui prova in tutti i modi a convincerla ad andarsene anche dicendo di venire dal futuro, ma quando lei fa resistenza lui la strattona e accidentalmente la fa cadere; la ragazza sbatte la testa su una pietra e muore sul colpo: il colpevole è dunque Elio. 

Nel presente l'ispettore Zancan e il suo braccio destro Gori non si rassegnano al fatto che il povero Filippo si sia suicidato per il senso di colpa per aver ucciso Arianna, dopo aver minacciato e infine rapito Elio accusandolo appunto di aver ucciso l'amore della sua vita. E quando si accorgono dell'anello al collo di Elio nella foto di gruppo in spiaggia vanno a chiedergliene conto, di fatto incastrandolo senza via di scampo. 

Elio a questo punto sa di essere il colpevole della morte di Arianna, e va a dirlo a Costanza che gli rivela di saperlo anche lei perché all'epoca lo aiutò a far sparire il cadavere, restando per sempre traumatizzata e finendo in una vita di droga, depressione e difficoltà di ogni genere, ma Elio pensa di poter ancora cambiare le cose, per cui torna indietro nel tempo per un'ultima volta. E qui avviene l'incontro tra l'Elio adulto di Guanciale e l'Elio ragazzo di Scotti. 

Un'estate fa - Claudia Pandolfi

L'adulto consola il ragazzo, soprattutto lo aiuta a far sparire le prove: la macchina va nel precipizio come è sempre successo, ma prima Elio-adulto si riprende la collana con la fede della madre e dà a Elio-giovane la cassetta. Questa volta Costanza non vede nulla, non viene traumatizzata, e il segreto sembra restare solo nella mente di Elio. 

Nel presente, infatti, ora lui non è più sospettato e anche Zancan e Gori sono persuasi della colpevolezza di Filippo. Non solo: Costanza ora è sposata e felice, non è stata rovinata da quel tragico evento e la sua vita è stata migliore. Però a questo punto sbuca Adriano, che mostra la cassetta all'Elio adulto e gli ricorda di come lo trovò sconvolto e lo aiutò a ripulirsi del sangue e delle varie prove, tutto ciò solo per la fraterna amicizia che legava i due ragazzi.

Elio adulto nega tutto, rovinando l'amicizia con Adriano, e alla fine immagina che se Aldo Serena non avesse sbagliato il rigore l'Italia avrebbe vinto i mondiali (o almeno la semifinale con l'Argentina) e la festa conseguente avrebbe cambiato tutto: Carlo si sarebbe messo con Lauretta e non sarebbe diventato prete, Arianna sarebbe ancora viva e tutti sarebbero stati felici e contenti.

Un'estate fa - foto ®M.Bellucci_01136

Quello che non torna nel finale di Un'estate fa

Ora, a parte il fatto che se Serena avesse segnato il rigore l'Italia non sarebbe comunque passata, perché aveva sbagliato anche Donadoni e Zenga non parò nessun tiro, quindi al limite sarebbe stato meglio immaginarsi uno Zenga che anticipa Caniggia e non si fa segnare il pareggio dopo l'1-0 di Schillaci... A parte questo, ci sono troppe cose che non tornano nel finale di Un'estate fa.

Ad esempio, se prima dell'intervento muta-futuro di Elio adulto era stata Costanza ad aiutare Elio, perché comunque Adriano è sparito da anni? In teoria lui non sapeva niente, quindi non aveva un vero motivo di abbandonare i suoi amici. 

Un'estate fa - foto ®F.DiBenedetto_00406

Poi ci sarebbe la questione del quadro che Elio aveva dato a Carmine per saldare il debito della droga scomparsa e che invece nel presente è solo spostato di parete, ma lì possiamo ipotizzare che Carmine, dopo aver rivelato che la droga se l'era presa lui ed era tutto uno scherzo / una lezione, abbia restituito il quadro dopo qualche tempo, e così si spiegherebbe anche lo spostamento di parete. 

Ciò che proprio non sta in piedi è il concetto stesso di viaggio nel passato che è stato scelto per il finale di questa storia. Innanzitutto, com'è andata la "prima volta" che Arianna è stata uccisa? Perché "questa volta" succede perché Elio, venendo dal futuro, ne provoca accidentalmente la morte tentando di salvarla da qualcun altro, ma "prima" com'era successo? 

Perché le possibilità sono due: se era andata così anche la prima volta, se cioè era "destino" che fosse l'Elio del futuro a ucciderla, e quindi "l'inchiostro è già asciutto", non si spiega come l'intervento dell'Elio adulto abbia cambiato il destino di Costanza e dell'indagine sulla morte di Arianna. Se invece "il futuro può essere cambiato" non si spiega il destino di Adriano e soprattutto perché Elio non sia stato più fermo nell'impedirle di andare con quella macchina in quel posto.

Ci sarebbe anche da spiegare come e perché Elio adulto tenga per sé la fede ma dia al ragazzo la cassetta invece di distruggerla, ma queste sono questioni quasi secondarie. Insomma, comunque la si voglia vedere c'è un'incoerenza di fondo. Il destino sembra da un lato essere inevitabile, ma dall'altro invece può essere cambiato, però ci sono elementi e personaggi che in ogni caso non reggono.

Un'estate fa - Lino Guanciale

Come sarebbe dovuta finire Un'estate fa secondo una filosofia o secondo l'altra

Per dare una coerenza al tutto, gli sceneggiatori avrebbero avuto, anche in questo caso, due possibilità. Seguendo l'approccio Game of Thrones, si sarebbe potuto/dovuto far vedere che alla fine la morte di Arianna era stata o accidentale o voluta, ma comunque auto-inflitta. 

Per esempio, Elio avrebbe potuto lasciare lì Arianna al termine di una lite, la ragazza avrebbe potuto sbattere la testa ma non mortalmente, poi sarebbe salita in auto per andare a farsi curare ma a causa del trauma cranico avrebbe perso coscienza e sarebbe uscita da sola di strada. Magari Costanza avrebbe intercettato Elio a piedi e i due in motorino avrebbero visto il momento in cui la Panda si schiantava, spiegando così l'amnesia da shock di Elio e anche il trauma di Costanza. Anche così, però, sarebbe arduo spiegare la sparizione di Adriano.

Seguendo invece l'approccio The Butterfly Effect, avremmo potuto vedere un Elio che blocca la macchina davanti al campeggio, o che convince Arianna ad andare da un'altra parte, o che in qualche modo salva la ragazza del suo cuore, anche a costo di rinunciare al futuro in cui si sposa Isotta e ha la figlia Alice. 

Purtroppo, invece, non è stata scelta né una via né l'altra, preferendo un terzo approccio che mischia un po' le due concezioni dei viaggi nel tempo ma pecca palesemente di coerenza. Un vero peccato, secondo noi, perché fino alla conclusione Un'estate fa sembrava una serie adatta anche a chi, come noi, è cresciuto a pane e paradossi temporali dai tempi di Ritorno al futuro (che su questo aspetto era davvero lacunoso, ma ormai è passato... appunto).

Un'estate fa - Elio e Arianna

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