La Siria: "Israele ha bombardato Damasco". Distrutto un palazzo: uccisi quattro Pasdaran
Un edificio situato nel quartiere di Mezzeh, nella parte occidentale della capitale siriana, è stato distrutto da un bombardamento che le autorità locali attribuiscono alle forze militari israeliane. L'obiettivo erano i Pasdaran iraniani che stavano partecipando a una riunione
Un palazzo residenziale situato nella parte occidentale della capitale siriana Damasco è stato colpito nella mattina di oggi, sabato 20 gennaio, da un attacco aereo. Secondo quanto riporta l'agenzia ufficiale siriana, il raid viene attribuito a Israele: "C'è stato un attacco contro un edificio residenziale nel quartiere di Mezzeh in quella che viene considerata un'aggressione israeliana". Al momento, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sarebbero almeno quattro le vittime dell'attacco aereo. Il raid ha completamente distrutto l'edificio, mentre sui social iniziano a comparire le prime immagini.
Secondo le notizie rilanciate dai media arabi, nell'edificio si stavano incontrando "leader schierati con l'Iran". Una fonte intervistata da Al-Jazeera sostiene che l'obiettivo del raid fossero i Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani. Tra le vittime ci sarebbero proprio quattro consiglieri anziani di Teheran: uno di loro sarebbe Haj Sadiq, alto esponente dell'intelligence delle forze al Quds. L'agenzia iraniana Mehr cita una fonte che parla dell'uccisione a Damasco di due "consiglieri militari di alto grado dei Guardiani della Rivoluzione" e di altri due Pasdaran. Stando alle ultime notizie della Mehr, sono stati uccisi il "capo dell'intelligence dei Guardiani della Rivoluzione in Siria" e il suo vice insieme ad altri due Pasdaran.
Nel frattempo un esponente della Jihad islamica, Ismail Al-Sindawi, ha smentito la notizia che nel palazzo bombardato fossero presenti alcuni esponenti del gruppo: "I leader stanno tutti bene - ha riferito all'emittente Al Mayadeen, legata a Hezbollah -. L'attacco non ha avuto conseguenze sull'operatività del gruppo". Nessun commento per ora da parte israeliana.
