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Lunedì, 29 Aprile 2024
La stretta / Turchia

L'attivista Osman Kavala è stato condannato per le proteste a Gezi Park

Amnesty International ha definito la condanna una "parodia motivata politicamente"

Continua la stretta in Turchia sugli attivisti. L'imprenditore, attivista e filantropo Osman Kavala è stato condannato nella giornata di oggi 25 aprile all'ergastolo ostativo. Con la sua condanna si è concluso il primo grado del processo per le proteste di Gezi Park del 2013. Inoltre, sono stati condannati a 18 anni di reclusione gli attivisti Mucella Yapici, Cigdem Mater, Ali Hakan Altnay, Mine Ozerden, Can Atalay e Yigit Ali Emekci.

Accusato anche di spionaggio, il 64enne era in carcere in attesa di giudizio dal 2017. Fondatore dell'organizzazione non governativa "Anadolu Kultur", che promuove il dialogo con i paesi vicini tramite lo scambio culturale, Kavala è accusato di tentata eversione dell'ordine costituzionale e di aver tentato di rovesciare il governo di Erdogan. 

Secondo l'accusa, Kavala era uno degli organizzatori della protesta di Gezi park contro un piano di sviluppo edilizio a Istanbul, che fu repressa con violenza della polizia. In quei giorni di tumulto, diversi manifestanti rimasero uccisi. Kavala ha detto di ritenere le accuse "estremamente irrealistiche e illogiche", aggiungendo che la protesta di Gezi park, cui ha partecipato, era "decentralizzata" e "senza leader". Gli avvocati degli imputati hanno definito la sentenza "politica". Dura la condanna delle organizzazioni per la tutela dei diritti umani. Amnesty International ha definito "parodia motivata politicamente" e "tentativo di mettere a tacere voci indipendenti" la condanna all'ergastolo per l'attivista dei diritti umani turco Osman Kavala a causa del suo sostegno alle proteste anti governative del 2013 in Turchia.

Cosa c'è davvero dietro la crisi (rientrata) tra Erdogan e gli ambasciatori

La vicenda dell'arresto di Kavala ha rischiato di creare una crisi diplomatica. Il filantropo turco, infatti, ha ricevuto il sostegno degli ambasciatori di Stati Uniti, Francia, Germania, Olanda, Canada, Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Nuova Zelanda in risposta alla sentenza della Corte europea dei diritti umani che dichiarava l'"illegittimità" della misura detentiva.

Lo scorso ottobre, Erdogan aveva minacciato di espellere gli ambasciatori di dieci paesi occidentali (Stati Uniti, Germania, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia) che avevano chiesto la scarcerazione di Kavala. Ma si è trattato di un fuoco di paglia. Ma è durato poco più di 48 ore lo scontro tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e gli ambasciatori di dieci paesi occidentali. 

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