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Sabato, 27 Aprile 2024
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Egitto, ore d'ansia per un italiano di 27 anni: "Fermato dalla polizia al Cairo"

Calogero Nicolas Valenza, 27enne originario di Gela ma da quattro anni in Spagna, non ha più dato sue notizie da domenica. La famiglia si è rivolta alla Farnesina

Un giovane italiano originario di Gela, Calogero Nicolas Valenza, sarebbe stato fermato dalla polizia egiziana all’aeroporto del Cairo. Il ragazzo, che vive in Spagna, non ha più dato notizie da quando è partito da Barcellona in volo alla volta della capitale egiziana.

I genitori hanno provato senza successo a rintracciarlo e alla fine si sono rivolti al ministero degli Esteri italiano. La famiglia, scrive Repubblica, riferisce di aver appreso dalla Farnesina che il ragazzo è stato fermato dalla polizia per accertamenti e che sono stati attivati i canali diplomatici per garantire che il ragazzo veda rispettati i propri diritti. 

Valenza lavora con pr in Spagna, dove risiede da quattro anni. L’ultimo contatto con la famiglia risale alle 11 di domenica, quando il giovane aveva confermato che sarebbe partito da Barcellona alla volta dell’Egitto per andare a trovare un’amica. L’accordo era di risentirsi all’arrivo, ma Valenza non ha più chiamato e il suo cellulare è risultato irraggiungibile. 

Egitto, i casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki

Il caso di Valenza riporta alla mente quello del giovane Patrick Zaki, lo studente egiziano di 29 anni in Erasmus all’università di Bologna che da oltre sei mesi è detenuto in Egitto con varie accuse, anche lui fermato all’aeroporto del Cairo mentre rientrava dall’Italia. "Noi, in quanto famiglia, amiche e amici di Patrick, stiamo vivendo la sua custodia cautelare come una punizione senza sentenza”, hanno denunciato lo scorso 24 agosto gli attivisti che seguono la vicenda di Zaki, 200 giorni dopo il suo fermato. "Chiediamo che la Sicurezza di Stato rilasci Patrick in attesa delle indagini, fino al giorno in cui avrà l'occasione di dimostrare la sua innocenza in Tribunale".

E torna alla mente ovviamente, con tutte le sue ombre e le sue implicazioni, il caso di Giulio Regeni, il dottorando italiano dell’università di Cambridge, rapito, torturato e ritrovato cadavere il 3 febbraio lungo un’autostrada nei pressi del Cairo. 

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