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Sabato, 27 Aprile 2024
Dichiarato lo stato d'emergenza / Haiti

Gang criminali assaltano le carceri: 4mila detenuti evasi e almeno 10 morti

Una maxi-evasione dai due più grandi penitenziari di Haiti ha gettato nel caos il Paese

Ad Haiti l'ordine pubblico è appeso a un filo. Nella serata di sabato le due maggiori carceri del Paese sono state prese d'assalto da bande armate consentendo a circa 4mila detenuti - tra cui assassini e rapitori - di tornare a piede libero per le strade del Paese, da anni piombato in una spirale di violenza e criminalità.

Almeno 10 persone, tra cui 4 agenti di polizia, sarebbero stati uccisi nel corso della maxi-evasione. Secondo dati delle Nazioni Unite, la polizia nazionale di Haiti conta circa 9 mila agenti per una popolazione di 11 milioni di persone. Le forze dell'ordine sono regolarmente oggetto della sopraffazione da parte delle gang criminali, che si stima controllino fino all'80% della capitale Port-au-Prince.

Nelle carceri un "massacro indiscriminato", decretato lo stato d'emergenza

Il governo ha dichiarato lo stato d'emergenza, instaurando il coprifuoco notturno nella capitale e in tutta la parte occidentale del Paese. I disordini sono iniziati nella serata di sabato 2 marzo, con l'assalto da parte di gruppi criminali alla più grande prigione del Paese, contenente circa 3.800 detenuti. Tra questi, solo un centinaio sarebbero rimasti all'interno del carcere. Fonti vicine all'istituto, citate dal Guardian, hanno riferito che la "schiacciante" maggioranza dei detenuti è evasa.

I disordini sono stati diffusi, con colpi d'arma da fuoco segnalati in molti quartieri della capitale e l'interruzione della rete internet per numerosi residenti, a causa del danneggiamento di una connessione via cavo in fibra ottica nel corso delle violenze. La connession è stata ripristinata completamente solo nel pomeriggio di domenica. Il principale organizzatore dell'evasione di massa sarebbe il capo criminale Jimmy Chérizier, soprannominato "Barbecue". Quest'ultimo avrebbe pianificato l'insurrezione nella quale sono evasi molti criminali arrestati in relazione all'assassinio dell'allora presidente haitiano Jovenel Moïse, avvenuto nel luglio 2021.

"Per favore, aiutateci", ha detto uno degli agenti in un messaggio diffuso sui social media. "Stanno massacrando indiscriminatamente le persone all'interno delle celle".

I disordini nelle carceri sono legati alla decisione del governo haitiano di contrastare la criminalità. L'ondata di violenza ha preso il sopravvento quando il primo ministro, Ariel Henry, si è recato a Nairobi per discutere un accordo che vedrebbe il dispiegamento ad Haiti di una forza di sicurezza multinazionale guidata dal Kenya.

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