Arresti, cortei e rabbia: dopo due mesi Ferguson "scoppia" di nuovo

Sono almeno 50 le persone che sono state arrestate durante l'ultima ondata di proteste a Ferguson, nel Missouri, contro le violenze della polizia e in ricordo di Michael Brown, il diciottenne afroamericano ucciso nei mesi scorsi da un agente di polizia. Tra i fermati c'è anche Cornel West, professore all'università di Harvard, attivista e membro di spicco dei socialisti democratici d'America. E' stato il primo afroamericano a conseguire un dottorato alla prestigiosa università di Princeton nel 1980. Era lui a guidare il corteo davanti all'edificio della stazione di polizia della città: quando i manifestanti hanno cercato di entrare, forzando il cordone della polizia, gli agenti in tenuta antisommossa hanno reagito e sono scattati gli arresti.

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#FERGUSONOCTOBER - Non era la prima mobilitazione che si organizza a ottobre, a due mesi dall'uccisione di Brown. Da diversi giorni una serie di proteste sono state organizzate nella cittadina dalla società civile per chiedere la fine delle violenze della polizia, non soltanto nel Missouri ma in tutti gli Stati Uniti.

PER LE STRADE SI MUORE ANCORA - Inoltre la vicenda giudiziaria sul caso Michael Brown sta andando avanti: dopo che è stato identificato adesso tutta Ferguson chiede l'incriminazione di Darren Wilson, colui che sparò al giovane diciottenne nero uccidendolo. In realtà tutti i cortei hanno voluto ricordare anche le altre vittime morte in circostanze ancora da chiarire, mentre erano in tutela o con degli agenti. Uno degli ultimi si chiama Venderrit Myers Jr, ucciso poco più di una settimana fa a St. Louis, diciottenne come Michael. La polizia sostiene che Myers abbia sparato per primo e intanto dalle indagini è emerso che il giovane è stato ferito da ben 18 colpi di pistola.

Ferguson: ancora rabbia a due mesi dalla morte di Michael Brown | Foto da Twitter