rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
La situazione

Onu approva cessate il fuoco a Gaza, Hamas esulta: cosa succede ora

Al Consiglio di sicurezza passa per la prima volta la risoluzione, solo gli Stati Uniti si astengono: i prossimi sviluppi

Per la prima volta da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha adottato una risoluzione in cui chiede "un cessate il fuoco immediato" a Gaza durante il Ramadan. Dopo vari tentativi questa volta non c'è stato nessun veto: la mozione è stata approvata con quattordici voti a favore ma è stata decisiva l'astensione degli Stati Uniti, che dopo aver bloccato le risoluzioni passate hanno permesso l'approvazione senza altri veti. In passato anche altri membri del Consiglio di sicurezza avevano posto dei veti sulla risoluzione per un cessate il fuoco, come Russia e Cina. 

Come si è arrivati all'approvazione del cessate il fuoco a Gaza

La svolta portata avanti dai dieci membri non permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite è stata in bilico fino all'ultimo minuto. Alla fine la risoluzione è stata approvata da tutti e dieci gli Stati membri non permanenti - Algeria, Ecuador, Guyana, Giappone, Malta, Mozambico, Corea del Sud, Sierra Lione, Slovenia e Svizzera - e dai quattro permanenti, ossia Russia, Cina, Francia e Regno Unito.

"Il Consiglio di Sicurezza ha appena approvato una risoluzione tanto attesa su Gaza, chiedendo un cessate il fuoco immediato e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi - ha dichiarato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres - Questa risoluzione deve essere attuata. Il fallimento sarebbe imperdonabile".

Il testo della risoluzione include anche "l'urgente necessità di incrementare il flusso di assistenza umanitaria e rafforzare la protezione dei civili nell'intera Striscia di Gaza" e ribadisce la richiesta di "eliminare di tutti gli ostacoli alle forniture di aiuti umanitari su larga scala".

Cosa cambia con il cessate il fuoco a Gaza nella guerra tra Israele e Hamas

Secondo fonti diplomatiche citate dal New York Times, gli Stati Uniti hanno chiesto di rimuovere dal testo il termine "permanente", riferito al cessate il fuoco, per sostituirlo con "durevole", un cambiamento che potrebbe permettere a Israele di riavviare le sue operazioni militari in un secondo momento.

Come aveva dichiarato l'ambasciatore Vasily Nebenzya per sostenere la mozione, senza questo termine Israele ricomincerà a compiere attacchi contro la Striscia una volta che il mese di Ramadan - il periodo individuato per il cessate il fuoco - sarà terminato, ossia il prossimo 10 aprile.

L'astensione degli Stati Uniti sul cessate fuoco a Gaza durante il Consiglio di sicurezza Onu del 25 marzo 2024

Ma l'astensione degli Stati Uniti nel voto non implica un cambio di linea politica, come ha assicurato il portavoce della Casa Bianca John Kirby parlando con i giornalisti. Kirby ha aggiunto che gli Stati Uniti si sono astenuti per la mancanza, nella risoluzione, di una condanna a Hamas.

La reazione opposta di Israele e Hamas

"Accogliamo con favore l'appello del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato a Gaza", la posizione di Hamas in una nota poco dopo il voto all'Onu per il cessate al fuoco a Gaza. Hamas ha affermato ''la disponibilità a impegnarsi in un processo immediato che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti'', sottolineando ''la necessità di raggiungere un cessate il fuoco permanente che porti al ritiro di tutte le forze sioniste e al ritorno degli sfollati nella Striscia di Gaza''.

Opposta la reazione di Israele: il premier Benjamin Netanyahu ha annullato la missione di una delegazione negli Stati Uniti in risposta al mancato veto americano che ha permesso l'approvazione della risoluzione Onu. Questo "danneggia sia lo sforzo bellico che il tentativo di liberare gli ostaggi, perché dà ad Hamas la speranza che la pressione internazionale permetterà loro di accettare un cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri rapiti", ha spiegato l'ufficio del premier israeliano.

 All'annullamento gli Stati Uniti hanno risposto con un "siamo molto delusi", come ha riportato il portavoce John Kirby. In Italia, il ministro degli esteri, Antonio Tajani, si augura "che le trattative per la liberazione degli ostaggi procedano rapidamente e quindi si possa guardare con più ottimismo a una situazione meno complicata che poi porti progressivamente alla pace", ha detto a Radio1.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Onu approva cessate il fuoco a Gaza, Hamas esulta: cosa succede ora

Today è in caricamento